Allarme per le famiglie italiane con figli nella fascia 0-3 anni dove un bambino su sette è poverissimo e i genitori non possono garantirgli cibo, vestiti e beni di prima necessità
La povertà in Italia ha raggiunto livelli mai visti negli ultimi anni. Lo evidenzia il “Report statistico Povertà 2024” di Caritas italiana, prodotto ogni anno sulla base dei colloqui dell’anno precedente nella Rete dei Centri di Ascolto.
La Caritas assiste quotidianamente, attraverso un servizio di mensa e non solo, persone ed intere famiglie, cadute in disgrazia economica da un giorno all’altro. Si tratta, spesso, di persone che hanno perso il lavoro e che non riescono neppure a mettere il piatto a tavola. Il report descrive la situazione come un “fenomeno strutturale” ormai radicato nel Paese.
Complessivamente, risultano in uno stato di povertà assoluta 5 milioni 752mila residenti, per un totale di oltre due milioni 234mila famiglie. In pratica, un italiano su 10. In particolare, è allarme per le famiglie con figli nella fascia 0-3 anni dove più di un bambino su sette è povero in termini assoluti e i genitori non gli possono garantire cibo, vestiti, cure. Neppure i giocattoli.
Il “Report” rivela che, nel 2023, quasi 270 mila persone si sono rivolte ai 3.124 centri di ascolto e servizi informatizzati della Caritas italiana, distribuiti in 206 diocesi. Questo numero rappresenta un incremento del 5,4% rispetto al 2022, sebbene sia una crescita inferiore rispetto all’anno precedente. Mentre, il confronto a lungo termine (2019-2023) mostra un aumento del 40,7% del numero di assistiti. Complessivamente si tratta di circa il 12% delle famiglie in stato di povertà assoluta.
Nasci povero, muori povero
Molte delle persone che erano povere cinque anni fa lo sono ancora oggi. Infatti, le povertà intermittenti e croniche, che colpiscono soprattutto i nuclei familiari che oscillano tra il dentro-fuori la condizione di bisogno, si sono rafforzate.
Un quarto delle persone seguite dalla Caritas vive in condizioni di vulnerabilità da almeno cinque anni. Inoltre, l’incidenza delle persone straniere assistite è leggermente diminuita, passando dal 59,6% al 57%, in parte a causa della diminuzione delle presenze ucraine in Italia.
Donne e uomini nella povertà non fa differenza
Il rapporto indica che a chiedere aiuto alla Caritas sono sia donne (51,5%) che uomini (48,5%), con un’età media di 47,2 anni. L’80,8% delle persone assistite ha un domicilio. Inoltre, il 66,2% degli assistiti sono genitori, con un’incidenza particolarmente elevata in alcune regioni come Lazio, Calabria, Umbria, Puglia, Basilicata e Sardegna.
Le famiglie con minori rappresentano il 55,9% del totale, ovvero 150.861 nuclei familiari, con altrettanti bambini e ragazzi in grave povertà.