Il premier olandese uscente ha incassato il sostegno di tutti e 32 gli alleati. Dovrebbe essere nominato ufficialmente a luglio a Washington
Il presidente della Romania Klaus Iohannis ha annunciato oggi ufficialmente il ritiro della sua candidatura a segretario generale della Nato, dando il via libera di Bucarest alla nomina a questo ruolo del premier uscente olandese: Mark Rutte.
Nei giorni scorsi anche l’Ungheria di Viktor Orban aveva lasciato cadere le sue perplessità – dopo un faccia a faccia a margine del vertice Ue di Bruxelles servito per portare a casa rassicurazioni sull’opt out di Budapest dagli impegni finanziari per l’Ucraina – e ufficializzato il suo sì a Rutte.
Subito dopo si era affiancata pure la Slovacchia di Robert Fico. Caduti gli ultimi tre ostacoli sulla sua rotta, la nomina di Rutte a prossimo segretario generale della Nato – cui anche l’Italia ha detto sì già nei mesi scorsi – pare un’ufficialità.
Chi è Mark Rutte
57 anni, leader del Pvv olandese, Rutte ha guidato i Paesi Bassi ininterrottamente per quasi 14 anni. Il suo mandato «pieno» è finito in realtà da quasi un anno: si dimise da premier e indisse elezioni anticipate a luglio 2023. Eppure la lunghissima gestazione del governo dopo le elezioni, svoltesi a novembre e vinte dalla destra radicale di Geert Wilders, fa sì che Rutte sia tecnicamente ancora lì.
L’esecutivo però sta per nascere, dunque nulla dovrebbe impedirgli di assumere il nuovo incarico dal prossimo ottobre. Assodato il consenso attorno al suo nome, a questo punto ci si attende che la scelta di Rutte alla successione dell’attuale segretario generale Jens Stoltenberg sarà ufficializzata nel corso del summit Nato in programma a Washington dal 9 all’11 luglio prossimi.