Soldi a chi rinuncia di abortire. Mille euro al mese fino al compimento del quinto anno d’età come “reddito di maternità”. Questa è la proposta, o forse meglio dire sfida, proposta in Senato dal capogruppo di Forza Italia Maurizio Gasparri. La dott.ssa Anastasia Tanzillo della Sant’Anna Medical commenta il provvedimento dal punto di vista scientifico.
“Dal punto di vista scientifico, è stata osservata una forte correlazione tra l’aborto e il peggioramento dello stato di salute psico-fisico della donna post-aborto. Oltre alle complicanze più frequenti legate strettamente alla tecnica, come la rimozione incompleta del tessuto gravidico, il sanguinamento eccessivo, i danni all’ingresso dell’utero e le infezioni, sono state rilevate significative complicanze psicologiche e immunitarie. I cambiamenti sono così evidenti da coinvolgere la sfera emozionale, relazionale e fisica. Tra i sintomi più comuni si riscontrano depressione, senso di inadeguatezza, rifiuto del partner e malessere generalizzato. Questo scenario potrebbe coinvolgere il sistema immunitario e, in particolare, il microbiota nell’asse apparato genitale-cervello, spostando l’equilibrio verso l’infiammazione sistemica”.
L’obiettivo chiaramente è quello di sostenere tutte quelle donne che ricorrono all’aborto per ragioni di carattere economico e indurle a ripensarci. Al senatore però – già famoso per le sue iniziative antiabortiste – sfuggono un paio di particolari: in primis non tutte le donne ricorrono ad una scelta così drastica per cause finanziarie, ma anche se così fosse, certo mille euro non basterebbero per mantenere una donna e un bambino.
Inutile dire che le opposizioni si sono scatenate: “Chi ha cancellato il Reddito di cittadinanza ora parla di reddito di maternità promettendo denaro a chi non abortisce”, dichiara il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.
“Meloni è venuta in Parlamento due giorni fa e ha dichiarato, direi con pubblica ipocrisia, che non c’è alcun tentativo di contrastare l’applicazione della legge sull’interruzione volontaria della gravidanza. Non è così, non è vero. Anzi, il contrasto viene fatto in modo subdolo”, afferma Giuseppe Conte, leader M5S, da Napoli.
“La serenità per pensare a una genitorialità la si raggiunge con misure di contrasto al lavoro precario, all’emergenza abitativa, con il sostegno al rientro nel lavoro delle donne e con l’equiparazione del congedo di paternità. Invece questo governo, fallendo su tutta la linea, propone un ricatto economico. L’aborto è un diritto, non è qualcosa che deve essere concesso, e la scelta va rispettata.”, Commenta Gilda Sportiello, deputata M5S.