Home Celebs Musica Morgan assolto dopo la lite a Sanremo. Il giudice: “Non diffamò Bugo”

Morgan assolto dopo la lite a Sanremo. Il giudice: “Non diffamò Bugo”

Sanremo, 70° Festival della canzone italiana 2020. Prima Serata. Nella foto Morgan e Bugo - (Fonte: Ipa) - Dillingernews.it

Il pm aveva chiesto una condanna a un anno e 6 mesi

Assolto perché il fatto non sussiste. Ovvero, Marco Castoldi, alias Morgan, non ha diffamato Cristian Bugatti, in arte Bugo.

Si chiude cosi, con la decisione del giudice monocratico del Tribunale di Imperia Marta Bossi, la querelle che ha visto contrapporsi i due artisti per i fatti avvenuti a margine del Festival di Sanremo del 2020 quando Morgan e Bugo avevano partecipato, in coppia, con il brano «Sincero» ma erano poi stati squalificati in quanto l’ex Bluvertigo aveva modificato il testo della canzone nel corso dell’esibizione nella quarta serata della kermesse canora.

«La verità trionfa sempre», ha commentato Morgan. Bugo aveva poi denunciato Morgan per alcune affermazioni pronunciate da quest’ultimo nei suoi confronti e da lui ritenute diffamatorie.

Il pm di Imperia aveva chiesto una condanna a un anno e sei mesi, mentre l’avvocato di parte civile Donatella Cerasi, nella sua arringa, aveva richiesto un risarcimento di 55mila euro e la pubblicazione della sentenza sui quotidiani, in quanto «Bugatti ha ricevuto un danno personale che ha avuto una risonanza enorme».

E le interviste in cui Morgan diceva cose tipo: «dilettante figlio di p…, mentecatto plagiato, uno che non ce la farà mai»?

Nel mirino dell’accusa erano finite anche alcune interviste rilasciate da Morgan, tra le quali una durante una conferenza stampa e una nel programma televisivo «Non è la D’Urso». Bugo era stato apostrofato con espressioni tra le quali «dilettante figlio di p…, mentecatto plagiato, uno che non ce la farà mai». A prevalere è stata dunque la tesi della difesa, sostenuta dall’avvocato Rossella Gallo, secondo cui «il reato di diffamazione non c’è stato, si è trattato di mere critiche in ambito artistico-musicale». Per comprendere a pieno i motivi dell’assoluzione bisognerà attendere, però, che il giudice depositi le motivazioni.

«Siamo felici – ha dichiarato al termine dell’udienza l’avvocato Gallo – Fin dall’inizio abbiamo dimostrato con la nostra difesa che il reato di diffamazione non sussisteva e ora siamo contenti dell’ottimo risultato. Auspicavamo una riappacificazione fin dall’inizio, perché sapevamo che, con la produzione dei video integrali di quelle che erano le interviste incriminate, c’era margine per l’assoluzione. Castoldi, infatti, aveva dichiarato la sua intenzione di riappacificarsi aggiungendo però di non essere assolutamente autore di diffamazione come invece aveva voluto far credere Bugatti».

«Morgan: la verità in ultima istanza trionfa sempre»

Secondo la difesa si è trattato di un «processo di suggestione anche per confondere il pubblico. Noi lo abbiamo dimostrato e il giudice ha capito che Bugatti in questo non ha subito alcun danno, ma ne ha solo beneficiato, con tutto quello che ha fatto dopo, incluso il monologo a Le Iene e tante altre interviste».

«Oggi non è la mia vittoria ma quella dell’impegno e della serietà – ha detto Morgan dopo l’assoluzione -. Sia perché gli avvocati hanno lavorato con abnegazione e sia perché è stata data fiducia alla verità, e ha trionfato, come Cioran insegna: la verità in ultima istanza trionfa sempre».

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.