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La procura di Roma ha chiesto i video di Fanpage: “vogliono verificare l’esistenza di reati perseguibili”

Fratelli d'Italia - (Fonte: Instagram) - Dillingernews.it

I magistrati hanno acquisito le registrazioni senza tagli e senza oscuramento dei volti. La verità è che sono semplici ragazzini fanatici che parlano per sentito dire e giocano a fare i cattivi di fronte ad una telecamera

Si è trasformata in giudiziaria l’inchiesta giornalistica realizzata da Fanpage.it, il quotidiano online che ha mostrato le manifestazioni gestuali e verbali di razzismo e neofascismo presenti nell’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia.

La procura di Roma ha chiesto alla testata di consegnare i filmati integrali registrati durante lo svolgimento dell’indagine giornalistica, senza tagli e senza oscuramento dei volti. L’attività di indagine su possibili profili penali è stata delegata alla Digos.

L’inchiesta giudiziaria è stata aperta come modello 45, ovvero senza indagati e senza ipotesi di reato.

La notizia è stata data dallo stesso Fanpage.it, che scrive sul suo sito: «Non è ancora chiaro il perimetro in cui si inserisce questa richiesta». I magistrati vogliono verificare l’esistenza, o meno, di fattispecie penalmente perseguibili.

Ma abbiamo visto di che soggetti si parla?

Si sta parlando chiaramente di ragazzini, fanatici, attratti da tutto ciò che è proibito: un po’ come quando insegnano quanto nuocciono alla salute l’alcol e il fumo e adesso senza questi due elementi pare impossibile passare una bella serata.

Perché più sopprimi una cosa, più questa è sbagliata, più questa cercherà di venir fuori. Ora, provate a mischiare questo brivido del proibito di fronte a delle telecamera, durante un’intervista con degli sconosciuti: quanto può farvi sentire grandi affermazioni simili?

La soluzione non è perseguirli

Più che perseguirli questi ragazzi andrebbero semplicemente educati ed istruiti. Coloro che al giorno d’oggi ancora inneggiano al nazifascismo è chiaro che abbiamo una visione distorta della realtà contemporanea ma soprattutto della storia passata.

Non si combatte il male e l’ignoranza con altra sofferenza, ma questa è una lezione che nemmeno lo state mi pare abbia ancora imparato.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.