Fabrizio Corona ha scelto di utilizzare il suo Instagram per incominciare la polemica contro la scioccante manipolazione dell’informazione fatta da Selvaggia Lucarelli, Calcutta, e la fidanzata Angelica. Ha pubblicato sul suo Instagram @fabriziocoronareal foto del 2009, fatte dall’agenzia Corona’s, pubblicate dal settimanale “Chi”, che la ritraevano insieme a Morgan mentre si baciava appassionatamente con lui ai tempi della loro frequentazione, in un momento in cui avrebbe fatto di tutto pur di apparire e cercare la via della notorietà.
A dir la verità Angelica e Calcutta hanno usato come mezzo Selvaggia per far gridare allo scandalo, visto il suo potere social, e Selvaggia ha utilizzato i due poveri tossici cantanti sfigati per andare contro Morgan – che odia -, la Meloni – che odia -, e come al solito per far parlare di sé in cerca di lavoro e visibilità.
Tutto questo perché l’anno che viene, con la quasi certezza di mancanza da Ballando con le stelle e i molteplici processi che avrà e che perderà (questo con Morgan, quello con Fedez, quello con la Ferragni, quello contro Fabrizio Corona – è stata lei a denunciare -) le costeranno un sacco di soldi e dovrà pagare un sacco di soldi, che in qualche modo dovrà pur recuperare.
Povera Selvaggia, quella di Morgan e Angelica è nota a tutti noi della stampa, lui stesso, Morgan, ne ha parlato in svariate trasmissioni, come abbiamo già scritto. Far uscire delle chat non circostanziate in un momento in cui il processo pubblico chiede, visto l’ipotetico reato irrisorio, è un’aggressione aberrante, una mancanza di umanità e un incitamento all’odio da parte di una non giornalista che ovviamente pubblica una notizia che i famosi non conoscono raccontandola in una maniera che non coincide con i fatti.
Maledetta ossessione per la notorietà
È la stessa Angelica a dare le chat alla Lucarelli, ed la Lucarelli a spiattellarle sui suoi social e sul giornale del suo padrone facendo passare come vittima Angelica – che non lo è -, fa carnefice Morgan – che non lo è -, facendogli perdere due contratti importanti (il karma gira), solo per una manifesta ambizione e ossessione per la notorietà e per la cattiveria.
Clamorosa è stata l’intervista di ieri da parte di una DONNA incinta, ai tempi, la compagna di Morgan, che racconta minuziosamente il comportamento di un’altra donna, Angelica, ed esattamente come sono andati i fatti. Alla luce di questo e delle prese di posizione di tantissimi giornalisti e tantissime persone del mondo dello spettacolo, né i tanti artisti stupidi e ignoranti che non sanno nemmeno quello che commentano, né lei stessa, sono stati capaci di chiedergli scusa.
Commentiamo esattamente quello che ha scritto lei
Addirittura oggi, dopo il silenzio di ieri, la non giornalista, il cane da caccia di Travaglio, prende spunto da un commento di una semplice utente Instagram per difendere il suo atto indifendibile.
Allora commentiamo esattamente quello che ha scritto lei:
- Tu fai esattamente il mestiere che fa il 99% del commentatore medio e aspirante influencer. Tu sei questo. Tu scrivi su un giornale che non è più un giornale e che si permette di gridare allo scandalo sempre per rilanciare la storiella della vostra immagine, per delle voci di corridoio all’interno di un carcere dette alle spalle di un cristiano che si è fatto trent’anni di galera. Questo non è un giornale che si occupa di giudiziaria. Tu non denunci i mali dell’internet. Tu sei il male dell’internet. Noi che conosciamo il giornalismo, non solo abbiamo le basi, abbiamo insegnato a tutti – anche a te -, ti abbiamo fatto notare come sia bastato pubblicare un servizio fotografico del 2009 per distogliere l’attenzione su Angelica e portare l’attenzione su un presunto rancore tra te e Morgan.
- Quelli relativi al caso Morgan è vero che sono atti giudiziari non più coperti da segreto istruttorio, è vero che esiste il diritto di cronaca, ma il diritto di cronaca deve essere affiancato dall’informazione vera e reale dal racconto dei fatti, non da una manipolazione artefatta ai fini di distruggere una persona e il suo capo politico utilizzando delle chat private decontestualizzate da tutta la storia, che pubblicate in quel modo danno un’informazione distorta e diffamatoria nei contorti del povero Morgan.
- Quello che hai pubblicato sì, è una piccola parte e c’è molto di più, ma a favore di Morgan.
- Per quanto riguarda la gente che si preoccupa della privacy dell’imputato, tutti i giornali fanno bene a pubblicare atti smontati, ma nel momento in cui possono informare giustamente su qualcosa che interessa e che è rischioso per qualcuno, non a quattro anni di distanza in un processo (sì, è stato lento, ma per la non preoccupazione del caso) dopo che il giudice non ha mai dato un vicolo restrittivo e ha chiesto un patteggiamento delle parti. Il pubblico di Instagram non attacca i giornalisti che pubblicano questi video o notizie di atti processuali perché non lo fanno per aumentare l’ego personale, non si firmano, lo fanno per aumentare le visualizzazioni del proprio giornale. Invece te lo fai in prima persona per poter portare avanti questa tarantella che ci racconti da dieci anni e che negli ultimi due è diventata insostenibile, creandoti come lavoro guardare la vita degli altri, cercare la notizia che possa trovare attenzione e il nemico da colpire per alimentare il tuo personaggio. Un po’ come fa Salvini col suo Instagram… solo un po’ più di sinistra è anche un po’ più intelligentemente.
- Commentare articoli beceri, che beceri non sono, ma sono articoli di cui ti vantavi: hai sposato il figlio di Pappalardo reduce da L’isola dei famosi, sei stata con Morgan e un’altra marea di persone famose. E questo non è il problema, il problema sei tu, che non hai un’onestà intellettuale e ormai hai capito come utilizzare le gente provando a spostare l’attenzione sui temi che ignoranti – compresi giornalisti, cantanti e persone famose – sposano solo per moda e per leggerezza: i diritti delle donne, l’immigrazione, il fascismo, il body shaming (ti ricordiamo che a proposito di body shmaing la tua carriera è iniziata pubblicando per prima il video di un uomo che aveva tentato di fare un’estorsione a una donna in un momento privato e intimo della loro vita e in cui la donna era minorenne). Vergognati. Vergognati e vergognati. Non c’è bisogno che la gente si curi l’antipatia o si schiarisca la vista, bisogna aprigli gli occhi per spiegargli cosa sei: una a cui non gliene frega un cazzo di nessuno, delle storie di cui parla, una che sputtana tutti senza pensare alle reazioni (una ristoratrice si è uccisa). Una che oggi ci tiene a sottolineare che con Morgan c’è stata tre volte senza impegno, senza strascichi e che ti stava simpatico. Una come te, Morgan oggi non se la porterebbe a letto neanche dopo 25 anni di galera.
- E comunque col “facciamoci i cazzi nostri le donne muoiono da qualche secolo…” perché a tutti, compresa te, non gliene frega un cazzo di niente e di nessuno.
Ps: Salutaci il nullafacente mantenuto che alla fine eri riuscita a piazzare in Rai ma che alla fine, per colpa tua, è stato cacciato e si ritrova una vita di merda a cucinare a casa tua, per i tuoi gatti, e ad accompagnarti in dei viaggi per fare da contenuto delle tue storie Instagram. Un bacio. Ti saluta Chico Forti, che ti voleva far sparire.