Hamas si ritira dai negoziati. Tra le vittime tanti bambini
Parla di almeno 15 morti e 80 feriti, tra cui molti bambini, il bilancio di un nuovo raid aereo israeliano su una scuola-rifugio di Abu Oraiban gestita dall’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, nel campo di al-Nuseirat.
Lo riferisce l’emittente al-Jazeera citando il governo di Gaza. Le Idf accusano Hamas di nascondersi tra i civili nelle scuole ”violando in modo costante il diritto internazionale e usando i civili come scudi umani”.
Hamas ha sospeso la sua partecipazione ai negoziati finalizzati a raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi ritenendo per questo responsabile il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
Lo ha annunciato il leader politico di Hamas Ismail Haniyeh che ha comunicato ai mediatori l’intenzione di ”interrompere i negoziati a causa della mancanza di serietà dell’occupazione”, ovvero Israele.
Ieri la strage ad al-Mawasi
La decisione arriva all’indomani della strage israeliana nell’area di al-Mawasi, a ovest di Khan Younis, dove oltre 90 persone sono morte e 300 ferite in una serie di raid aerei israeliani.
L’area di al-Mawasi ospita migliaia di sfollati, fuggiti dopo l’avvio dell’operazione israeliana nella Striscia di Gaza, designata dall’esercito israeliano come ‘zona umanitaria sicura’.
Confermata ufficialmente l’uccisione nell’attacco israeliano di ieri di Rafa’a Salameh
L’Idf e lo Shin Bet in una dichiarazione congiunta hanno confermato ufficialmente l’uccisione nell’attacco israeliano di ieri di Rafa’a Salameh, il comandante della brigata Khan Yunis di Hamas.
Salameh era uno dei più stretti collaboratori di Mohammed Deif, il comandante dell’ala militare di Hamas, ed è stato uno degli ideatori del massacro del 7 ottobre.