Alla presentazione dei palinsesti Mediaset per l’autunno, Pier Silvio Berlusconi si è esposto sul caso che si è scatenato dopo la decisione di nominare a suo padre lo scalo di Milano Malpensa: “Sbagliato i tempi, ovvio che si sarebbero create polemiche”
Dopo tutte le polemiche e le prese di posizione di destra e di sinistra, ci si aspettava che il figlio del protagonista del caso del momento difendesse suo padre con grande determinazione. E invece Pier Silvio Berlusconi si è mostrato molto più comprensivo e ragionevole di quanto si possa pensare:
“L’aeroporto Malpensa intitolato a mio padre? Come figli siamo felici ogni qualvolta l’Italia e le istituzioni si dimostrano sensibili nei confronti di mio papà. Ma in questo caso i tempi sono stati sbagliati. Si sono mossi troppo presto e con troppa fretta”
Sono queste le parole usate dal figlio di Berlusconi per rispondere alle domande poste dai Cronisti in occasione della presentazione dei palinsesti Mediaset per l’autunno. Poi ha continuato criticando velatamente la decisione di intitolare l’aeroporto a Silvio Berlusconi a solo un anno dalla morte:
“Si sarebbe forse dovuta usare più cautela perché era ovvio che si sarebbero scatenate delle polemiche.Se c’è una cosa sbagliata e che non sopporto però sono le polemiche sulle polemiche. Una cosa che mi fa ridere per non dire di peggio”
Pier Silvio in politica lo vedremo mai?
Per quanto riguarda una sua possibile discesa in campo sulle orme del padre, Pier Silvio nega: “Non mi candido e manco ci penso. E no ho mai commissionato un sondaggio politico su di me. Dite che sono spesso a Roma? Sì a incontrare imprenditori o per appuntamenti in Fascino certamente non per incontri politici”.
In una recente intervista sua sorella Marina ha parlato di “una sinistra ragionevole e attenta ai diritti” ma, sottolinea Piersilvio, “Mediaset è da sempre attenta ai diritti delle persone e all’inclusione quindi è un tema caro a tutti noi”.
Finalmente qualcuno del settore che parla di libertà
Alla domanda se Rete 4 sia un po’ la deriva Mediaset della Rai telemeloniana la risposta è stata: “Io tutta questa TeleMeloni non la vedo perché in Italia c’è libertà e ognuno è libero di scrivere e dire qualsiasi cosa. Anche sulle nostre reti noi diamo voce a tutti e in maniera equidistante, c’è posto per Bianca Berlinguer, per Mario Giordano per Paolo del Debbio e per ospiti della sinistra che vengono a dire la loro.
Non vedo questo problema. Il governo Meloni è un governo stabile e quello che accade con un Governo stabile giova al mercato e ai cittadini”.