Home CRONACA Famiglia Berlusconi, quasi pronta una nuova “discesa in campo”?

Famiglia Berlusconi, quasi pronta una nuova “discesa in campo”?

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Marina e Pier Silvio Berlusconi, i primi due figli dell'ex premier - Fonte: Ipa - Dillingernews.it

Alla presentazione dei palinsesti 2024/2025 di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi ha ribadito il suo no a una “discesa in campo”. Respingendo l’ipotesi con posizioni che, in filigrana, potrebbero essere interpretate come un “forse” e persino come un “mi sto preparando”. Forte del sostegno di JP Morgan, la più grande banca d’affari del mondo e influentissima sulla vita politica europea.

Innanzitutto, l’ad del polo fondato dal padre Silvio fa una sviolinata a Giorgia Meloni: «Meno male che in Italia c’è un governo stabile. La stabilità fa bene a tutti, ai cittadini perché dà certezzee di sicuro alle aziende e agli imprenditori».

Meno entusiasta del responso delle urne a Parigi: «Povera Francia», taglia corto laconico. E sulla corsa alla Casa Bianca sembra incerto: «Rispetto alle elezioni americane mi sembra esagerato dire di essere preoccupato, faccio fatica ad esprimermi sulla leadership oggi».

Il secondogenito del Cavaliere a un certo punto si lascia andare e confessa un’intima resistenza alle ragioni del suo no alla politica: «Il fascino della politica in termini di adrenalina, avventura, spinta, rapporto con la gente io lo sento, fa parte del dna di mio padre. Di un qualcosa che io sento ahimè avere».

«Parlare con le persone è stato il mio mestiere per più di 30 anni perché la tv questo fa. Ma un conto è fare le elezioni con la grande avventura elettorale, un conto il sacrificio della vita politica di tutti i giorni».  Un papà quattro volte presidente del Consiglio evidentemente gli ha fatto vivere in prima persona la durezza della vita istituzionale. Dove l’arte della mediazione prevale sul decisionismo che un leader d’azienda può permettersi.

Politica è marketing

L’esempio paterno traspare soprattutto quando Pier Silvio Berlusconi, dimostrando in fondo di avere un piede dentro e uno fuori, ragiona sulle prossime elezioni in Italia: «Penso che ci potrebbe essere un’opportunità pazzesca di marketing, parlando di politica (ricordiamo che il Cavaliere nel 1994 studiò la strategia della sua “discesa in campo” con gli esperti di marketing di Publitalia, ndr)».

«I moderati in Italia sono la maggioranza», continua Berlusconi jr., in velata polemica con i vertici del partito fondato dal padre. «Oggi però non hanno qualcuno in cui si riconoscono veramente. Tanto è vero che la stessa Meloni, che io considero bravissima al di là di come la si pensi, sta prendendo voti dei moderati. Forza Italia è perfetta e sta lì, il brand è già lì e scritto. Un conto è una Forza Italia di resistenza, un conto è una Forza Italia di sfida: io non prevedo nulla ma dico solo che ci può essere una opportunità, abbastanza unica, per qualunque nuova forza/candidato di centro moderata».

Milano. I funerali di Stato di Silvio Berlusconi, il 14 giugno 2023. Dietro al feretro, il fratello Paolo, i figli e Marta Fascina – Fonte: Ipa – Dillingernews.it

Con la sorella Marina differenza di vedute o rivalità?

Sui diritti civili, l’ad di Mediaset prende le distanze dalla sorella Marina, primogenita di Berlusconi e sua temibile rivale in un’eventuale sfida per Palazzo Chigi. La presidente di Mondadori ha dichiarato in un’intervista, spiazzando Giorgia Meloni: «Personalmente non sono d’accordo con la linea del governo. Se parliamo di aborto, fine vita o diritti lgbtq, mi sento più in sintonia con la sinistra di buon senso. perché ognuno deve essere libero di scegliere».

Il fratello replica con una battuta nemmeno tanto sibillina: «La parola comunista mi si addice come la parola interista. Lei ha espresso la sua opinione personale, anche da editore, e non da personaggio attivo in politica ed è libera di farlo ed è giusto che lo faccia. L’orientamento sulla difesa dei diritti civili è nel dna di ciò che ci ha tramandato mio padre. È qualcosa in cui io credo, creda debba essere una battaglia di modernità e civiltà che non smette mai. Non mi piace dire che i diritti civili siano di destra o di sinistra. Sono diritti civili e ritengo ci siano battaglie importantissime che devono essere fatte e portate avanti».

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