Ecco il vecchio Donald, che dopo una raccolta fondi record da 100 milioni di dollari per Kamala Harris, grida al furto e alla rapina. Si sente forse minacciato dalla donna che ha sconvolto i suoi piani e che potrebbe davvero batterlo alle presidenziali?
La campagna di Trump denuncia alla commissione federale elettorale quella che definisce “la rapina da 91,5 milioni di dollari che Kamala Harris cerca di perpetrare sui soldi della campagna di Joe Biden. Sarebbe la più grande violazione nella storia del Federal Election Campaign act del 1971”. Questo quanto si legge nella denuncia firmata da David Warrington, legale della campagna di Trump. L’azione legale punta a bloccare l’accesso ai fondi da parte di Harris, ma gli esperti ritengono che lei abbia diritto ai fondi in quanto già presente nel ticket presidenziale.
La reazione di Trump è evidentemente quella di un uomo che non aveva previsto certi numeri. Se con Biden come concorrente aveva solo chance di vittoria, ora Kamala ha un grande appoggio all’interno dei dem. Nel primo sondaggio dopo il ritiro di Joe Biden nella corsa della Casa Bianca, si riduce, infatti, di molto il vantaggio di Trump con Kamala Harris, ancora non investita ufficialmente della nomination, ad appena due punti dal tycoon.
Questo emerge dal sondaggio pubblicato il 23 luglio da Morning Consult che dà Trump al 47% e la vice presidente al 45%. Che ci sia la svolta definitiva e i dem riescano a battere con un colpo di coda i repubblicani?
