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Lo sfogo della figlia di Elon Musk: “Assente e freddo. Mi tormentava perché mostravo tratti femminili”

Vivian Jenna Wilson, figlia di Elon Muskl - Dillingernews.it

La 20enne replica al padre: «Se vuole mentire su di me in modo palese, a un pubblico di milioni di persone, non lascerò correre»

Al podcast di Jordan Peterson, Elon Musk aveva dichiarato che sua figlia transgender era stata «uccisa dalla cultura woke». Ma, ora, è Vivian Jenna Wilson, al telefono con la Nbc, a spiegare come stanno davvero le cose secondo lei . «Se vuole mentire su di me in modo palese, a un pubblico di milioni di persone, non lascerò correre», ha detto.

Nato come Xavier, a diciotto anni ha dichiarato pubblicamente di identificarsi con il genere femminile e di volersi far chiamare Vivian Jenna. Non solo, la 20enne ha anche rotto ogni rapporto con il padre, optando per il cognome della madre: non più Musk, dunque, ma Wilson.

Il lato oscuro di Musk, la figura di padre: «assente, freddo, veloce ad arrabbiarsi, poco attento e narcisista»

Nell’intervista alla testata americana, la giovane ha descritto il padre come «assente, freddo, veloce ad arrabbiarsi, poco attento e narcisista». Nonostante Musk avesse l’affidamento congiunto, raramente era presente nella vita dei 5 figli.

Wilson ha inoltre sottolineato come da bambina è stata tormentata da Musk per aver provato a mostrare i suoi tratti femminili. L’imprenditore cercava in ogni modo di farla comportare come un uomo, spingendola a rendere la sua voce più profonda. «Ero in quarta elementare – racconta – Abbiamo fatto questo viaggio su strada che non sapevo fosse in realtà solo una pubblicità per una delle auto, non ricordo quale, e lui continuava a urlarmi contro in modo feroce perché avevo la voce troppo alta. È stato crudele».

«Sulla transizione Musk conosceva tutto»

Sulle accuse di Musk che, durante la conversazione di giovedì con Peterson, aveva detto di essere stato «ingannato» per firmare i documenti relativi ai trattamenti medici, Wilson smentisce tutto:

«Ha letto i fogli due volte prima di firmare. Conosceva ogni effetto collaterale», ha detto nel colloquio, per poi sottolineare: «Sono un’adulta. Ho 20 anni. Non sono una bambina. La mia vita dovrebbe essere definita dalle mie scelte», ha concluso.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.