Il presidente turco Erdogan, in occasione di una convention del suo partito islamista, ha fatto capire che sarebbe determinato a invadere Israele per porre fine al conflitto palestinese:
“Abbiamo fatto molta strada con la nostra industria della difesa, con le importazioni e le esportazioni. Fratelli, nessuno può ingannarci: dobbiamo essere molto forti, perché così Israele non sarebbe in grado di fare il casino che fa in Palestina. Come siamo entrati in Karabakh, come siamo entrati in Libia, faremo lo stesso con loro. Non c’è nulla che possa impedirlo. Dobbiamo solo essere forti e poi possiamo fare questi passi? Li faremo”.
La Turchia, storico alleato di Israele e uno dei suoi principali partner commerciali in Medio Oriente, ha interrotto le relazioni diplomatiche lo scorso ottobre in seguito al conflitto di Gaza e lo scorso aprile ha imposto restrizioni all’esportazione di beni turchi in Israele.
Israele ha risposto al leader turco Erdogan dicendo che ricorda Saddam Hussein: “Erdogan sta seguendo le orme di Saddam minacciando di attaccare Israele. Dovrebbe ricordare cosa è successo in Iraq e come è finita”, ha scritto il ministro degli Esteri israeliano, accostando su X le foto dei due uomini
In una situazione già così critica, ci mancava solo l’inserimento della Turchia che complicherà anche le ulteriori mosse della scacchiera internazionale.