Home CRONACA Caos Tgv alle Olimpiadi, Parigi sospetta Mosca

Caos Tgv alle Olimpiadi, Parigi sospetta Mosca

Il ministro dimissionario dell'Interno francese Gérald Darmanin con la moglie Rose Marie Devillers - Fonte: Ipa - Dillingernews.it

Si indaga sul caos Tgv alla vigilia delle Olimpiadi di Parigi e sui responsabili del blocco ferroviario. Sono state messe a fuoco due ipotesi sugli autori degli atti di sabotaggio: la mano di Mosca e le fila dell’estrema sinistra e degli ecologisti radicali. Lo sostiene il ministro dimissionario dell’Interno Gérald Darmanin.

Il politico francese non escluderebbe anche un collegamento tra le due ipotesi, o almeno una convergenza di obiettivi: «La polizia ha identificato un certo numero di persone che potrebbero essere responsabili», spiega Darmanin.

«Si tratta del tradizionale modo di agire dell’ultrasinistra e le persone identificate potrebbero essere vicine a questo movimento. Ma dobbiamo essere cauti, la questione è se agiscono per conto proprio o se sono state manipolate». 

Si seguirebbe la pista di una presunta manipolazione degli attivisti da parte della Russia ed eventualmente anche dell’Iran, alleato di Putin nell’invasione dell’Ucraina, per danneggiare i Giochi e la Francia.

Darmanin ha confermato l’arresto di una cinquantina di attivisti ecologisti del movimento Extinction Rebellion, che rarebbero parte di un gruppo di 150 persone organizzate per compiere azioni di sabotaggio o proteste radicali a Parigi durante i Giochi. 

«Arresti preventivi»

Dopo essere stati identificati sono stati tutti rilasciati: sul sito vicino agli attivisti ambientalisti Reporterre i militanti difendono il loro diritto di manifestare contro i Giochi e protestano contro la limitazione delle libertà per tutelare l’Olimpiade. 

«Si è trattato di arresti preventivi», sostiene Alexis Baudelin, avvocato di Extinction Rebellion, «perché in questo momento la procura vuole evitare qualsiasi problema durante i Giochi. Alla minima azione, anche simbolica, le persone vengono private della libertà e sottoposte a misure sproporzionate. Di fronte a una forte contestazione sociale, l’unico modo per il governo è di nasconderla». 

Mosca. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov – Fonte: Ipa – Dillingernews.it

«Accuse infondate»

I sospetti su Mosca traggono spunto dalle dichiarazioni di Emmanuel Macron sull’ipotesi di mandare truppe di terra in Ucraina, che spingerebbero la Russia a considerare la Francia un’avversaria. «Non crediamo a un atto ostile diretto della Russia durante i Giochi, sarebbe un’azione troppo aggressiva», avevano detto fonti del ministero dell’Interno subito prima del via all’Olimpiade.

Sull’ipotesi di un coinvolgimento russo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha denunciato «nuove accuse infondate contro la Russia», mentre il Rassemblement national di Marine Le Pen ha aperto una petizione per lo scioglimento e la messa fuori legge dei «gruppuscoli di estrema sinistra». 

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