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Kamala Harris ha abbastanza voti per la nomination: è lei la candidata ufficiale dei democratici

Biden: “Una delle mie migliori decisioni è stata scegliere Kamala Harris come vicepresidente”

Kamala Harris ha ottenuto la nomination democratica, avendo conquistato un numero sufficiente di voti dei delegati. La vicepresidente riscrive la storia come la prima donna afroamericana e di origini indiane a ottenere questa candidatura.

Le votazioni, iniziate giovedì e destinate a concludersi lunedì sera, hanno ormai un esito quasi certo. Dopo il ritiro di Joe Biden dalla corsa per un secondo mandato, avvenuto meno di due settimane fa, Harris si è imposta come la candidata di punta senza rivali all’interno del partito.

La sfida contro Donald Trump per le elezioni di novembre si prospetta intensa, con i sondaggi che mostrano un sostanziale equilibrio tra i due contendenti.

Secondo il Washington Post, il vantaggio di Trump nei sette stati chiave – Pennsylvania, Michigan, Wisconsin, Georgia, North Carolina, Arizona e Nevada – si è ridotto da quando Harris è diventata la candidata democratica.

La nomination

Inizialmente, i delegati democratici, oltre 3.900 in tutto il paese, si erano schierati con Joe Biden, vincitore delle primarie di inizio anno. Tuttavia, con il ritiro dell’attuale presidente, la strada è stata spianata per la ex procuratrice della California, ora considerata una leader fresca e dinamica, senza le preoccupazioni legate all’età avanzata e alla salute che avevano segnato il mandato di Biden.

Kamala Harris, 59 anni, ha rapidamente guadagnato il sostegno dei leader del partito e ha registrato risultati migliori nei sondaggi rispetto a Biden. La sua campagna elettorale, in piena attività, ha beneficiato di una mobilitazione rinnovata e di consistenti fondi raccolti. Figlia di padre giamaicano e madre indiana, Harris ha già fatto la storia come la prima persona nera di origine asiatica a diventare vicepresidente degli Stati Uniti. Se la campagna elettorale dovesse andare a buon fine, riuscendo a convincere gli elettori indecisi o a recuperare quelli persi da Biden, Harris potrebbe stabilire tre primati: diventare la prima donna, la prima nera e la prima asiatica a ricoprire la carica di Presidente degli Stati Uniti.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.