Lo temevano tutti, era un rischio annunciato quello dell’infezione da Escherichia Coli nuotando nella Senna alle Olimpiadi. Rischio che, però, sembra non aver intaccato minimamente le decisioni degli organizzatori delle Olimpiadi di Parigi 2024.
Loro hanno ignorato i rischi e ogni campanello d’allarme ma ora purtroppo è successo e l’atleta belga Claire Michel da 4 giorni è ricoverata in ospedale dopo aver nuotato nella Senna. È lei che ha contratto per prima l’Escherichia coli alle Olimpiadi. Lei ha partecipato alla gara femminile di triathlon mercoledì nella Senna e dal post gara ha problemi di stomaco e intestinali. È anche a causa delle sue condizioni di salute, che il Belgio si è ritirato dalla staffetta mista di triathlon di oggi lunedì 5 agosto, che si è svolta sempre nella Senna.
La qualità delle acque del fiume ha provocato la cancellazione di diversi allenamenti prima delle gare individuali e anche prima della staffetta. La Senna è risultata troppo inquinata dopo la pioggia su Parigi. Eppure, gli organizzatori hanno deciso di non passare al piano B, sostenendo che nei giorni delle gare il livello di batteri presente nelle acque, Escherichia coli compreso, fosse entro i limiti stabiliti.
Ma se una cosa del genere l’avessimo fatta in Italia? I francesi sarebbero stati i primi a gridare allo scandalo.