Home Cinema Kasia Smutniak: “Lascio il cinema, non voglio più recitare. La realtà è...

Kasia Smutniak: “Lascio il cinema, non voglio più recitare. La realtà è molto meglio”

Kasia Smutniak - Dillingernews.it

L’artista ha deciso di salutare per sempre il cinema dopo l’esordio alla regia con il documentario Mur

Kasia Smutniak, attrice polacca che molti anni fa ha piantato le sue radici a Roma, ha detto addio al cinema. L’artista ha spiegato di essere pronta per il cambiamento.

La sua decisione è arrivata subito dopo l’esordio con Mur, un documentario sulle conseguenze devastanti di un governo sovranista e intollerante: un docufilm che è allo stesso tempo un diario intimo e una denuncia sul ruolo della Polonia nella guerra tra Russia e Ucraina.

Parla direttamente Kasia Smutniak

“Sono entrata in un’altra fase della mia vita e ho sentito l’esigenza di smettere – ha raccontato Kasia Smutniak a La Stampa -. Ci avevo provato anche prima, ma ogni volta mi bloccavo e risalivo sulla giostra come un criceto. Non voglio più fare l’attrice e penso sia la decisione più punk che ho preso anche perché l’ho maturata in un momento bellissimo della mia carriera. Da più di vent’anni racconto storie e ho creduto davvero, ogni volta, che valesse la pena raccontarle. A un certo punto la realtà che mi circondava, le persone che incontravo, le loro vicende, mi sembravano più interessanti di quelle che mi capitava di interpretare”.

Kasia Smutniak ha poi concluso: “Inizialmente non ci ha creduto nessuno. Dopo l’ho detto alla mia agente, all’ufficio stampa, a chi lavora con me. Non credo che l’abbiano capito tutti. Probabilmente pensano sia una cosa passeggera”.

Articolo precedenteL’obiettivo di Hezbollah è quello di saturare il sistema difensivo israeliano? TESTIMONIANZA DAL POSTO
Articolo successivoDecreto carceri: la Camera approva la fiducia. Arriva oggi il voto finale
Avatar photo
Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.