L’imprenditore miliardario ha cercato di rimediare ai danni, ma il post aveva già raggiunto quasi un milione di views, poi destinate a salire
Il premier britannico Keir Starmer non ha la minima intenzione di spedire in “campi di detenzione d’emergenza nelle Falklands” chi è stato arrestato nell’ambito delle violente proteste scoppiate dopo che un 17enne ha fatto irruzione in una scuola di danza a Southport, uccidendo tre ragazzini e ferendone altri otto.
Bisogna specificarlo, dal momento che nella giornata di ieri (8 agosto) ha fatto il giro di X una fake news che invece sosteneva proprio come Starmer volesse far internare i rioters. A contribuire a diffondere la bufala è stato anche il proprietario del social, Elon Musk, rilanciando un post virale. Ma finché lo fa qualche utente, il danno è contenibile. Ma se lo fa uno degli uomini più ricchi al mondo, con 193 milioni di follower sulle spalle, è un altro discorso.
Accortosi della gaffe, l’ha eliminato dopo circa mezz’ora, ma ormai aveva già raggiunto quasi un milione di visualizzazioni.
Come si è creata la fake news
Ashlea Simon, co-direttrice di un gruppo di estrema destra, Britain First, aveva condiviso un articolo fasullo che riportava la presunta notizia. Commentando: «Ci deporteranno tutti nelle Falklands». Il contenuto era stato condiviso da Musk.
Non è chiaro quale sia la fonte della fake, dal momento che l’immagine dell’articolo copiava la grafica di testate note come il Daily Telegraph. Peccato che il quotidiano non abbia mai pubblicato una notizia del genere. «Questo è un titolo inventato per un articolo che non esiste. Abbiamo contattato le piattaforme interessate e chiesto che venga rimosso», ha fatto sapere il giornale in un comunicato.
Quando sei Elon Musk devi prestare un po’ più attenzione
Pur non esistendo, l’articolo ha attirato l’attenzione di centinaia di migliaia di persone. Questo succede quando sei Elon Musk e puoi vantare un seguito di 193 milioni di followers. Dopo essersi reso conto della bufala, e averla cancellata, non ha però rettificato, né ammesso apertamente il suo errore.
L’unica modifica intervenuta a riguardo è stata una «community note» che avvisa si tratta di una bufala. Quella di oggi si aggiunge alle recenti fake news secondo cui il killer di Southport era un immigrato clandestino. Nonostante la bufala abbia scatenato le ire dell’estrema destra, è stato appurato che il colpevole è un giovane originario di Cardiff (in Galles) e residente a Banks (Lancashire).