Noi di Dillingernews.it lo abbiamo scritto in tempi non sospetti, quando Donald Trump era in vantaggio di 3 punti su Kamala Harris nella corsa alla Casa Bianca. L’ex presidente aveva ottimi motivi per essere preoccupato, dopo l’uscita di Joe Biden. In effetti, la situazione si sta rovesciando: adesso è la vicepresidente Usa a essere in vantaggio.
E TheDonald, fanno sapere addirittura i membri del suo staff, sta scivolando in uno stato d’animo sempre più vicino al panico. Kamala Harris lo avrebbe superato in tre Stati chiave, Wisconsin, Pennsylvania e Michigan, con un margine di quattro punti.
Il sondaggio è stato condotto da New York Times e Siena College tra il 5 e il 9 agosto, il giorno prima e quelli successivi alla scelta del governatore del Minnesota Tim Walz come candidato vice nel ticket democratico con Harris.
Harris, adesso, conduce 50 a 46. Da quando è entrata in corsa per la presidenza, dopo il ritiro del presidente Biden il 21 luglio, la soddisfazione della base verso la sua candidatura è cresciuta del 27 per cento. Nove elettori su dieci sono contenti della scelta; gli incerti si sono dimezzati, passando dal 29 al 15 per cento.
Oltre alle cifre, i sondaggi disegnerebbero un quadro del gradimento dei contendenti nell’America del midwest: Harris “più onesta” di Trump, con un distacco di undici punti, e “con più temperamento” e “intelligenza” (nove punti in più), ma con meno visione chiara per il Paese (qui Trump è avanti di sette).
“Probabilmente democratici”
FiveThirtyEight, sito che elabora medie tra tutti i sondaggi, assegna alla vicepresidente un vantaggio di 2,1 punti. Harris è avanti di due in Michigan, 1,1 in Pennsylvania e 1,8 in Wisconsin. Trump guida in Arizona e Georgia ma per meno di mezzo punto.
Un popolare sito di analisi, Sabato’s Crystal Ball, del politologo Larry Sabàto, ha cambiato la valutazione della Georgia da “tendente a Repubblicano” a “incerto”, mentre altri due Stati, Minnesota e New Hampshire, dove Trump era in grande crescita, sono passati da “tendenti Democratici” a “probabilmente Democratici”.
Perché Kamala Harris piace
Gli analisti tracciano delle ipotesi sul successo crescente di Kamala Harris. In primo luogo, uno stile comunicativo ottimista e permeato di allegria, come si è visto al suo ultimo comizio, con sostenitori entusiasti e vestiti con i colori della bandiera Usa. La vicepresidente avrebbe impresso una soluzione di continuità all’atmosfera finora respirata, quel periodo buio cominciato con l’attacco a Capitol Hill che ha spinto sia Trump sia Biden a usare toni apocalittici per il futuro dell’America.
Inoltre, mentre Trump non perdeva occasione per deridere e a volte insultare Biden, Harris e il suo nuovo vice Tim Walz chiamano TheDonald & Co. “weird”, termine anglosassone plurisignificante, molto usato dalle giovani generazioni e che si può riassumere in “strano”, contrapposto a “normale”. Kamala Harris va alla grande anche sui social: circolano molti meme che la mostrano ridere o ballare e la cantante Charli XCX dice che «Kamala è brat», ovvero, più o meno, “ragazzaccia”, nel senso di ragazzina impertinente e sfacciata, ma con una connotazione di orgoglio e autodeterminazione.
