Gianmarco Tamberi è stato al centro di polemiche legate agli infortuni che gli hanno impedito di difendere l’oro olimpico di salto in alto
Gianmarco Tamberi ha perso la battaglia più importante, quella con un fisico che portato al limite da durissimi allenamenti abbinati a uno stile di vita che definire spartano è un eufemismo, ha ceduto di schianto proprio alla vigilia del giorno più importante.
Il trentaduenne campione del mondo in carica e olimpico uscente di salto in alto è stato sopraffatto da una raffica di disagi fisici e infortuni vari, una catena infinita di problemi che gli ha impedito di difendere la straordinaria medaglia d’ora conquistata ai giochi di Tokyo tre anni fa.
In molti, tra tifosi e addetti ai lavori, si domandano com’è possibile che un atleta di questo livello, assistito da preparatori di alto profilo e da uno staff di prim’ordine, abbia potuto cedere di schianto proprio a poche ore dalla gara più attesa dell’ultimo triennio.
Il susseguirsi di coliche renali, rese più inquietanti da un’allarmante espettorazione di sangue, ha destato timori e perplessità. Da qui a srotolare allucinanti e improbabili teorie ispirate dalla consueta scorta di dietrologia il passo è stato brevissimo.
Scandalo Tamberi, cosa c’è dietro i suoi problemi fisici: l’ipotesi è raggelante
Rumors incontrollati, ipotesi a dir poco azzardate: in queste ore si stanno rincorrendo voci di corridoio del tutto prive di fondamento in merito alle cause che hanno condotto Tamberi al triste epilogo di Parigi 2024.
Circola addirittura l’indiscrezione secondo cui il formidabile atleta marchigiano abbia fatto ricorso a sostanze non legali al 100% con l’obiettivo di arrivare alla finale olimpica di salto in alto al top della condizione fisica.
Scandalo Tamberi, ipotesi campate in aria: ecco la verità sul suo ritiro
In realtà non v’è nulla di tutto questo. Molto più semplicemente, Tamberi ha forse chiesto troppo a se stesso e ad un fisico già messo duramente alla prova negli ultimi mesi a causa di tanti impegni ravvicinati.
L’unico appunto che si può muovere al campione marchigiano riguarda, con ogni probabilità, la cura della propria alimentazione: secondo parecchi esperti il suo regime nutrizionale non è in linea con i tanti e prolungati sforzi profusi nel corso delle ultime stagioni. Non è un caso che più di un esperto abbia puntato il dito contro l’eccesso di sali minerali presenti nella sua alimentazione. Sarà vero?
