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Due donne transgender aggredite da un gruppo di dieci ragazzi: “E’ successo in una piazza affollata e nessuno è intervenuto”

Aggressione donne trans - DillingerNews.it

Due ragazze hanno denunciato l’aggressione sui social: “nessuno ha detto mezza parola”

“Io e la mia amica siamo state aggredite da un branco di ragazzi, si chiedevano se fossimo donne o trans. Il più grande avrà avuto vent’anni. 10 uomini su due ragazze in mezzo a una piazza piena di gente: nessuno ha detto mezza parola né è intervenuto”.

A denunciarlo sui social sono A. e G., due ragazze del Viterbese che hanno raccontato di essere state vittime di un’aggressione transfobica a Castiglione in Teverina, nella Tuscia, durante una festa in corso nel paese la notte tra il 10 e l’11 agosto.
Al momento non è ancora stata presentata alcuna denuncia alle forze dell’ordine.

Una denuncia social a cui, raggiunta al telefono da Repubblica, Giulia ha aggiunto alcuni particolari: “Siamo andate a Castiglione perché sapevamo della festa – spiega – e mentre eravamo lì un ragazzo mi ha fatto degli apprezzamenti”. Quindi, aggiunge, “un amico gli ha detto che sono una donna transgender. Poco dopo mi è arrivato un pugno sul labbro che mi ha fatto uscire il sangue e quando A. mi ha difesa si sono scaraventati contro di lei in dieci”.

L’aggressione sarebbe scattata una volta saputo che le ragazze erano transgender

Nelle fotografie pubblicate su instagram si vedono alcune ferite: “a me hanno medicato il labbro – dice – mentre Alessia dovrà andare dal dentista a causa del dente rotto. Oggi è gonfissima, è peggiorata rispetto alle foto che abbiamo postato”.
In un primo momento quindi – come raccontano le due giovani sui social – sarebbero arrivati gli apprezzamenti, ma una volta saputo che le due donne erano transgender sarebbe scattata l’aggressione da parte del branco.

E sempre attraverso Instagram hanno anche mostrato le fotografie delle diverse ferite al volto e di un dente spezzato.
“Esprimiamo solidarietà alle sorelle aggredite – affermano dal TusciaPride – condanniamo con fermezza quanto è accaduto e chiediamo a tutte le istituzioni di fare lo stesso”. “Per l’ennesima volta – proseguono – i nostri volti sono sfregiati, le nostre identità attaccate, le nostre esistenze delegittimate. Ora basta”.

Solidarietà da parte di ArciGay

Una ferma condanna che arriva anche da ArciGay Viterbo: “Ci siamo subito messi in contatto con le vittime della violenza, fornendo tutto il supporto necessario. Ci auguriamo che gli autori della vile aggressione vengano identificati al più presto – dicono dall’associazione – questa escalation di violenza nei confronti delle persone Lgbtq+ è un evidente segnale di degenerazione sociale e di un’inarrestabile spirale di odio che sta dilagando alimentata da una chiara narrazione politica che guarda alle diversita? come un pericolo e non come una ricchezza”.
Solidarietà da parte del gruppo di Forza Italia di Castiglione in Teverina: “Ci dissociamo da quanto accaduto ed esprimiamo solidarietà alla persona aggredita – si legge sul gruppo Facebook della sezione locale – ripudiamo ogni forma di violenza e sottolineiamo che né Castiglione né i Castiglionesi sono propri di questi episodi”.

“In merito all’episodio di aggressione denunciato da due transgender avvenuto la notte di sabato scorso a Castiglione in Teverina, per il quale attendiamo comunque che venga fatta piena luce dall’autorità giudiziaria, desidero innanzitutto condannare fermamente l’atto di intolleranza e di violenza avvenuto, esprimendo solidarietà a chi ha subito l’aggressione”, dichiara il sindaco di Castiglione in Teverina, Mirco Luzi. “Vorrei precisare” – aggiunge il primo cittadino – “che i protagonisti di questa brutta vicenda non sono castiglionesi e non hanno quindi nulla a che vedere con Castiglione in Teverina, che è stato, è e sarà sempre un paese accogliente e tollerante, in cui si condannerà sempre ogni forma di discriminazione e di violenza. Ciò lo dimostra la sua storia, il suo profondo spirito di accoglienza nei confronti di tutti, nessuno escluso, perché abbiamo sempre creduto che le diversità sono elemento di ricchezza”, conclude.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.