Secondo il Financial Times la Russia ha addestrato la sua Marina a colpire bersagli situati in profondità nel territorio europeo con missili a testata nucleare nel quadro di un potenziale conflitto con la Nato. Lo rivela citando file secretati che ha potuto visionare.
Sembra che la Russia abbia immaginato un conflitto con l’Occidente che si estendesse oltre i confini immediati della Nato, pianificando una serie di attacchi in tutta l’Europa occidentale. I documenti sarebbero stati mostrati al Financial Times da fonti occidentali. I file, che hanno redatto tra il 2008 e il 2014, includono un elenco di obiettivi. Obiettivi per missili che possono trasportare testate convenzionali o armi nucleari tattiche.
La Russia ha mantenuto la capacità di trasportare armi nucleari sulle navi di superficie. Una capacità che, secondo gli esperti, comporta significativi rischi aggiuntivi di escalation o incidenti e rileva che l'”elevata manovrabilità della Marina permette di sferrare colpi improvvisi e preventivi e attacchi missilistici massicci da varie direzioni”. Le armi nucleari sono “di norma” destinate all’uso “in combinazione con altri mezzi di distruzione” per raggiungere gli obiettivi della Russia.
Gli obiettivi della flotta russa nel Baltico sono soprattutto in Norvegia e in Germania. Tra questi è compresa la base navale di Bergen, oltre a siti radar e strutture delle forze speciali.