Carlo Verdone è un autentica icona del cinema italiano e gode di un seguito di milioni di fan appassionati che conoscono tutti i suoi film
Basta pronunciare il nome per scatenare l’entusiasmo di milioni di persone, innamorate della sua corposa produzione cinematografica. Perché i fan di Carlo Verdone ricordano a memoria ogni battuta dei film più significativi del regista e attore romano.
Sono trascorsi quarantaquattro anni dall’uscita di “Un sacco bello“, il film d’esordio di Verdone, quello prodotto dal grande Sergio Leone, meraviglioso e genuino intreccio di battute e personaggi che ha dato il ‘la’ ad una carriera diventata unica e inimitabile.
In molti film da lui diretti ed interpretati Verdone ha testimoniato il suo grande amore per la città in cui è nato e vissuto. Roma in più occasioni ha rappresentato per lui una sorta di set naturale, con il suo straordinario e ineguagliato paesaggio monumentale.
Da molti anni a questa parte però la Capitale d’Italia sta vivendo una crisi che agli occhi dei suoi stessi cittadini, ormai affranti e prostrati, è qualcosa di irreversibile. Uno di questi è proprio Carlo Verdone che in svariate e recenti occasioni non ha lesinato accuse nei confronti di chi ha amministrato nel tempo la Città Eterna.
Carlo Verdone, il racconto di un dramma che colpisce tutti: i dettagli
Nell’ultima intervista rilasciata al “Fatto Quotidiano“, il quotidiano diretto da Marco Travaglio, il regista romano ha confessato tutto il suo malessere rispetto al vivere quotidiano nella Capitale d’Italia.
“Conosco tanti amici che come me stanno valutando di andarsene da Roma. Il caldo – sottolinea Verdone – rende ancora più invivibile una città così complicata. Ma il declino di questa città non è stagionale“.
Carlo Verdone si è sentito in ‘ostaggio: esplode la polemica
Il regista ha poi raccontato il momento in cui si è trovato a lottare nel traffico il giorno dello spaventoso incendio scoppiato sulla collina di Monte Mario che ha flagellato l’intero quadrante nord della città. Migliaia di cittadini hanno vissuto momenti di autentico panico, con la paura di non riuscire più a tornare nelle proprie case. Verdone è uno di questi.
“Ero in ostaggio, non riuscivo più a tornare a casa. Ho girato in via Ottaviano, pensavo di salvarmi, non l’avessi mai fatto: un cantiere, altra strada chiusa. Ho scoperto che a Roma ci si può ancora perdere alla mia età“. Amarissima conclusione…
