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Elon Musk “plagiato” per propinare truffe online

Elon Musk, 53 anni - Fonte: Ipa - Dillingernews.it

L’immagine di Elon Musk vale oro zecchino, secondo gruppi di criminali informatici in India, Russia, Cina ed Europa orientale. Sui social, si diramano valanghe video dove Mr. Tesla fa pubblicità ad aziende che promettono rapide ricchezze investendo online. Sono “deepfake”, prodotti con software basati sull’intelligenza artificiale che intervengono video pre-esistenti, truccandoli e stravolgendone il contenuto. Soprattutto, sono truffe belle e buone.

Sensity, società che monitora la diffusione dei deepfake online, dà a Musk il podio del personaggio più sfruttato in questo tipo di truffe: rileva che l’imprenditore era presente in quasi il 90 per cento di tutti i video di raggiri relativi alle criptovalute. Secondo la ricercatrice Molly White, Musk viene scelto perché stimato come figura anticonformista arricchitosi in modo rapido e poco convenzionale. «Ci sono sicuramente persone che credono che esista un segreto per arricchirsi che viene loro nascosto e che l’unica cosa che devono fare sia riuscire a scoprirlo», sostiene White.

Tra gli altri personaggi ricorrenti in questi video deepfake ci sono l’investitore miliardario Warren Buffett, il fondatore di Amazon Jeff Bezos e Mark Zuckerberg. Nel caso di Musk, i truffatori normalmente partono da una delle molte interviste video all’imprenditore reperibili online.

Poi ne clonano la voce e la leggera cadenza sudafricana con cui è solito parlare grazie ai software basati sull’intelligenza artificiale. Infine, utilizzano un altro software per modificare i movimenti della bocca di Musk, dando l’idea che stia pronunciando effettivamente le parole desiderate. Spesso aggiungono i loghi di emittenti televisive riconoscibili, per dare l’idea che Musk abbia consigliato una specifica piattaforma di trading o una specifica criptovaluta durante un’intervista seria.

Elon Musk si è espresso con entusiasmo sulle criptovalute: particolarmente famoso il suo apprezzamento per i Dogecoin, che divennero una delle criptovalute di maggior valore al mondo nel 2021. In precedenza, aveva anche deciso di concedere ai clienti di Tesla l’acquisto di auto elettriche in bitcoin e aveva investito 1,5 miliardi di dollari, sempre in bitcoin, favorendo in parte l’idea che le criptovalute potessero essere usate come moneta corrente.

Anche Ferragni e Marcuzzi “sfruttate”

I video si possono trovare su Facebook, soprattutto tra i post sponsorizzati: appaiono d’altronde truffe molto simili per il pubblico italiano che si appoggiano sull’immagine di Chiara Ferragni o Alessia Marcuzzi. «Funziona. E quindi continueranno a investire in queste truffe, amplificandole in quanti più paesi possibili, traducendo i testi in varie lingue e diffondendo i video per raggiungere un numero ancora maggiore di persone», ha detto al New York Times Francesco Cavalli, direttore di Sensity.

Il NYT racconta la storia di un uomo del Texas che ha perso 36mila dollari dopo essersi fidato di un video su YouTube in cui appariva Musk, ma soprattutto quella di un pensionato ottantaduenne, Steve Beauchamp, che ha perso più di 690mila dollari. «Alla fine dell’anno scorso vide un video in cui Musk pubblicizzava un’opportunità di investimento rivoluzionaria che prometteva rendimenti molto rapidi. Contattò la società in questione e aprì un conto da 248 dollari. Era proprio la sua faccia. Ora non so se sia stata un’intelligenza artificiale a fargli dire quello che stava dicendo, davvero non lo so. Ma per quanto riguarda la sua faccia, se qualcuno mi avesse chiesto di identificarlo avrei detto sicuramente che era lui», ha detto Beauchamp.

Il volto di Mark Zuckerberg trasformato con l’AI – Fonte: Web – Dillingernews.it

La società sparita nel nulla

L’uomo ricorda di essersi interfacciato con un’azienda che si faceva chiamare Magna-FX, investendo inizialmente 27mila dollari. Al momento di prelevare i soldi che aveva, in teoria, guadagnato, gli chiesero di pagare dei finti costi di transazione e delle tasse per altri 27mila dollari.

Una volta esauriti i risparmi e le carte di credito, chiesto un prestito alla sorella e aperto una linea di credito per pagare questi costi di transazione, capì di essere stato truffato e chiamò la polizia. Magna-FX, nel frattempo, aveva cancellato tutte le proprie tracce online.

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