Kamala Harris ha concluso il suo discorso di accettazione della nomination davanti alla Convention democratica di Chicago. Poi sul palco l’ha raggiunta il marito Doug Emhoff, che l’ha baciata in modo appassionato, tra l’imbarazzo divertito di Harris e gli applausi della folla.
Ma subito Trump ha detto la sua: “Nel suo discorso alla convention democratica Kamala Harris ha dato pochissime indicazioni sulle sue politiche. Avrebbe dovuto fare prima le cose che sostiene di voler fare ora, avrebbe potuto farle tre anni e mezzo fa”.
La Harris ha promesso di “correggere il sistema dell’immigrazione che è fallimentare. Donald Trump crede che un accordo sui confini danneggerebbe la sua campagna, quindi ha ordinato ai suoi alleati al Congresso di bocciarlo. Io mi rifiuto di fare politica con la
nostra sicurezza. Non mi alleerò mai con i dittatori come fa Trump. I dittatori fanno il tifo per lui. Quando sarò presidente gli Stati Uniti resteranno più che mai accanto all’Ucraina e insieme alla Nato e ai nostri partner europei. Sappiamo come sarebbe un secondo mandato di Trump. Del resto è tutto descritto nel ‘Progetto 2025’, scritto dai suoi più stretti consiglieri, e la sua somma totale è quella di riportare il nostro Paese al passato”. Questo è quanto ha detto Kamala Harris nel suo discorso alla convention Democratica.
Il palco di Chicago investe definitivamente Kamala Harris, che ha accettato ufficialmente la nomination alla Casa Bianca. Riuscirà ad affossare il tycoon?