L’ex presidente ha criticato Kamala Harris per essere impegnata in un tour elettorale piuttosto che affrontare le emergenze internazionali
L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha lanciato un nuovo allarme sul rischio di una Terza Guerra Mondiale, accusando l’attuale amministrazione di Joe Biden di essere inadeguata nel gestire le crescenti tensioni internazionali, soprattutto in Medio Oriente.
Attraverso il suo social media, Truth Social, Trump ha espresso preoccupazione per i conflitti, chiedendosi chi stia realmente negoziando per gli Stati Uniti nella regione.
«Non facciamo la Terza Guerra Mondiale, perché è lì che stiamo andando» ha scritto Trump, sottolineando come «le bombe cadano dappertutto». Il riferimento chiaramente è alla nuova escalation oggi tra Israele e Libano.
Le critiche a Joe Biden e il sostegno di Robert F. Kennedy Jr.
Le sue critiche si sono poi rivolte direttamente al presidente Biden e alla vicepresidente Kamala Harris, accusandoli di essere disconnessi dalla gravità della situazione mondiale. Trump ha deriso Biden, soprannominandolo «Sleepy Joe», e lo ha descritto come «brutalmente esiliato dai
Democratici», in vacanza su una spiaggia in California. Allo stesso tempo, ha criticato
Harris per essere impegnata in un tour elettorale piuttosto che affrontare le emergenze internazionali.
In un colpo di scena che potrebbe rivelarsi significativo per le elezioni del 2024, Robert F.
Kennedy Jr., ex candidato indipendente alla Casa Bianca, ha annunciato il suo sostegno attivo a Donald Trump. In un’intervista a Fox News Sunday, Kennedy Jr. ha dichiarato che farà campagna a favore di Trump, spiegando che la sua presenza nella corsa presidenziale avrebbe potuto avvantaggiare Harris negli stati indecisi. «Voglio che l’America torni a essere sana e lo stesso vuole il presidente Trump», ha dichiarato, confermando l’intenzione di ritirare la sua candidatura in dieci stati cruciali per evitare di dividere il voto.
Le posizioni di Trump su aborto e dazi
Oltre alla politica estera, Trump continua a delineare la sua visione per il futuro degli Stati Uniti su temi interni. Il candidato alla vicepresidenza di Trump, J.D. Vance, ha dichiarato che l’ex presidente porrebbe il veto a un eventuale divieto nazionale dell’aborto se approvato dal Congresso. Questa presa di posizione dimostra la sua volontà di mantenere una certa flessibilità su questioni sociali, differenziandosi da una parte dell’elettorato conservatore più rigido.
Sul fronte economico, Trump e Vance hanno respinto le critiche riguardanti l’impatto dei dazi che il magnate vorrebbe reintrodurre.
Nonostante gli economisti avvertano che queste tariffe potrebbero aumentare l’inflazione, Vance ha difeso la misura, sostenendo che, in realtà, porterà a un aumento dei salari e alla creazione di posti di lavoro negli Stati Uniti.
In sintesi, l’ex presidente Trump continua a rimanere una figura centrale nella politica statunitense, con una strategia che mescola allarmi internazionali, appoggi politici significativi e posizioni interne che sfidano le convenzioni tradizionali. Il suo ritorno sulla scena politica, arricchito dall’appoggio di figure come Robert F. Kennedy Jr., promette di rendere le elezioni del 2024 una battaglia senza esclusione di colpi.