Per un uomo di mare non esiste peggior onta di abbandonare la nave prima di essersi assicurato che tutti gli uomini a bordo siano tratti in salvo. C’è anche un proverbio esemplare: “Quando la nave affonda, i topi scappano”. James Cutfield, il comandante del Bayesian, è indagato per omicidio e naufragio colposo dalla procura di Termini Imerese. Dopo che gli è stato notificato l’avviso di garanzia, La Stampa lo dipinge come un altro Francesco Schettino, il capitano della Costa Concordia, una tragedia con 32 morti. La catena di errori e mancanze che avrebbe dovuto evitare è lunga e sconvolgente.
Cutfield non è riuscito a evitare il naufragio, ha lanciato l’allarme in ritardo, non ha fatto quello che doveva fare per salvare più ospiti possibile e si è allontanato dal veliero che affondava mentre mancavano all’appello sei passeggeri su dodici e il cuoco. In sostanza, ha abbandonato la nave come il capitan Schettino, che sta scontando 16 anni di condanna.
Ora, gli investigatori della Guardia Costiera di Palermo hanno identificato anche altri presunti colpevoli nell’equipaggio. Il procuratore Ambrogio Cartosio e il pm Raffaele Cammarano valutano infatti la posizione del vice di Cutfield e quella del marinaio di guardia in plancia. Potrebbero dover rispondere delle stesse accuse, visto che secondo i superstiti nessuno dell’equipaggio ha dato l’allarme.
Si indaga a fondo sulle responsabilità degli altri marinai. Le aperture del veliero di 56 metri sembra non fossero sigillate. La deriva mobile per metà ritirata avrebbe tolto stabilità alla nave. La mancata assistenza ai passeggeri li avrebbe indotti a cercare una via di fuga dalla parte sbagliata.
Soprattutto, il comandante dovrà spiegare perché, nonostante la tempesta sia cominciata intorno alle 3.50, l’allarme con il primo razzo sia partito soltanto alle 4.34.
L’affondamento è cominciato alle 4.06. Dopo i sedici minuti che hanno avuto le persone a bordo hanno avuto per provare a salvarsi. Cinque vittime su sette si trovavano nella stessa cabina, forse perché lì si era formata una bolla d’aria. Nessuno avrebbe ha portati via o aiutati a uscire.
Le porte stagne
I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno scattato numerose foto allo scafo. Secondo le ipotesi di chi ha costruito la nave, oltre al portellone laterale era aperto anche il vano tender. Le porte stagne non avrebbero funzionato a dovere, allagando così la sala macchine e interrompendo l’erogazione della corrente elettrica.
Cutfield è tenuto a spiegare i 28 minuti passati tra le 4.06 e le 4.34, quando il primo razzo è stato sparato. Intanto ci si interroga su come procedere al recupero del relitto. Che ha i serbatoi pieni di 18 mila litri di carburante e oli.
Le autopsie
Oggi cominceranno le autopsie delle sette vittime: sei passeggeri tra cui il tycoon Mike Lynch e la figlia Hannah di 18 anni, il cuoco Thomas Recaldo, 59 anni di Antigua, che faceva parte dello staff.
Resta in rigoroso silenzio la sopravvissuta Angela Barcares, moglie di Mike Lynch, magnate britannico morto con la figlia e titolare della società cui sarebbe intestato lo yacht.