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Il caso Clostebol è servito molto a Sinner: “Ho capito chi è amico e chi no”

Sinner dopo l’esordio vincente agli US Open ha parlato di quanto accaduto nelle ultime settimane dopo il caso Clostebol quando ha potuto apprezzare il sostegno degli amici, quello vero. Tra questi rientra l’azzurro Matteo Berrettini

A poco a poco Jannik Sinner si sta riprendendo. Dopo la vittoria su McDonald all’esordio agli US Open 2024, il numero uno al mondo è tornato a parlare degli ultimi difficili mesi, quando ha dovuto fare i conti con la spada di Damocle della positività al Clostebol.

Dopo l’innocenza, oltre a togliersi un peso enorme dalle spalle, Sinner ha avuto modo anche di capire ulteriormente chi è dalla sua parte e chi no, anche a livello dei colleghi. Sicuramente rientra nella prima categoria Matteo Berrettini, che ha speso belle parole per Jannik. Proprio per questo il primo giocatore del ranking ha voluto citarlo.

Ne ha parlato proprio dopo il match vinto a Flushing Meadows ai microfoni di Supertennis, ripercorrendo l’ultimo periodo: “Ho imparato chi è mio amico e chi non lo è. E tante altre cose, quanto è importante lo sport, ma anche la vita privata, fuori dal tennis.

Ci sono tante cose peggiori, ero in una situazione non semplice ma c’è di peggio. Ho imparato a vederlo in un modo un poco più leggero. In campo abbiamo perso qualche settimana di lavoro proprio per quella roba lì.. ero molto ristretto e non pronto a cambiare qualcosina. Ora però sto lavorando meglio che mai”.

Sinner e il rapporto con Matteo Berrettini

Berrettini alla vigilia degli US Open si era detto assolutamente certo dell’innocenza di Sinner, e consapevole delle difficoltà vissute dal suo collega e compagno in Davis e del suo team. Parole che hanno fatto molto piacere a Jannik, al contrario sicuramente di quelle di Kyrgios: “L’ultimo periodo non era semplice, già da un bel po’ di tempo. Ma credo che ora piano piano stiamo cercando col team di ritornare alla normalità, non succede da un giorno all’altro. Sono molto contento di quello che ha detto Matteo che mi conosce abbastanza bene. Io conosco lui e ci rispettiamo molto, sappiamo di come siamo fatti anche umanamente. Lui mi ha dato molta stima e mi ha fatto molto onore”.

Insomma quanto accaduto ha permesso al numero uno al mondo di fare una cernita importante. Sinner non dimentica chi non lo ha lasciato solo in questi mesi difficili: “Non ho fatto niente di male e non lo farei mai, perché sono una persona molto onesta. Più ci si avvicinava al risultato e più avevo paura e meno mi sono divertito in campo. Tutti quelli che mi conoscono hanno visto uno Jannik diverso in campo, meno sorridente, e con meno voglia. Anche se ho vinto tante partite in questo periodo difficile. Grazie a chi mi conosce ed è stato vicino, mi hanno trattato in modo normale è anche grazie a loro se ho continuato a lottare nei momenti non semplici”.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.