Zelensky ha annunciato che Kiev ha eseguito con successo il test del suo primo missile balistico di fabbricazione nazionale. Lo ha detto addirittura con gioia e enfasi: “Forse è troppo presto per parlarne, ma voglio condividerlo con voi”. Ha anche detto che presenterà ai candidati alla presidenza degli Stati Uniti Kamala Harris e Trump, oltre che a Biden, un piano su come vuole porre fine alla guerra con la Russia.
Ne ha parlato alla conferenza stampa per celebrare il giorno dell’indipendenza dell’Ucraina. Il piano, ha affermato Zelensky, prevede misure sul fronte diplomatico ed economico. Questo oltre all’incursione dell’Ucraina a Kursk, che rientrava anch’essa in una strategia per convincere Mosca ad avviare colloqui di pace. Per Zelensky, però, porre fine vuol dire solo vincere, ma non ha capito che non ne è in grado e che ci sta portando al collasso.
Infatti, sui social, ha detto che “risponderemo senza dubbio alla Russia per questo e tutti gli altri attacchi. I crimini contro l’umanità non possono restare impuniti”.
Ha, inoltre, ha contestato le news diffuse dal Washington Post. L’incursione dell’Ucraina “fa deragliare gli sforzi per un cessate il fuoco parziale con la Russia”, aveva scritto il giornale, secondo cui Ucraina e Russia erano pronte a inviare delegazioni a Doha per negoziare, con colloqui indiretti, un accordo per una tregua nei raid contro infrastrutture dell’energia, ma l’incursione ucraina nella regione russa di Kursk avrebbe fatto saltare il possibile avvio di trattative. Però, secondo Zelensky, “l’operazione a Kursk e la riunione in Qatar non sono assolutamente collegate. L’incursione in territorio russo ha obiettivi completamente differenti”.