Il 31 marzo 2025, l’Istituto Comprensivo Statale Iqbal Masih di Pioltello, in provincia di Milano, chiuderà in occasione della fine del Ramadan. Questa folle decisione, che mette a repentaglio la cultura e i valori di questo Paese, ha suscitato nuovamente reazioni da parte di esponenti politici.
La ministra del Turismo, Daniela Santanché, ha espresso la sua contrarietà alla chiusura dell’istituto scolastico per il Ramadan attraverso un post pubblicato su X, affermando che: “Sbagliare è umano, perseverare è sottomissione”.
Anche l’anno scorso, la stessa decisione di chiudere la scuola per il Ramadan aveva generato discussioni contrastanti, soprattutto da parte di rappresentanti della Lega e di Fratelli d’Italia, i quali avevano criticato la scelta in quanto ritenuta una concessione eccessiva nei confronti della comunità musulmana.
Una decisione confermata per il 2025
Questa scelta, che aveva già suscitato forti polemiche l’anno precedente, è stata definita dalla scuola come una decisione “realistica e di buon senso”. La scelta è motivata dal fatto che oltre il 43% dei 1.269 studenti dell’istituto sono di religione musulmana.
Nonostante le critiche, la scuola ha mantenuto la sua posizione, sottolineando che le date delle chiusure saranno confermate nei verbali ufficiali. La direzione dell’istituto ha espresso il desiderio di lavorare in un clima sereno, ribadendo la loro intenzione di non farsi influenzare dalle polemiche.
L’invito al Ministro dell’Istruzione
La sindaca di Pioltello, Ivonne Cosciotti – come ha riportato Il Giorno – ha rinnovato l’invito al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, affinché visiti la scuola di persona, piuttosto che affidarsi ai rapporti degli ispettori. L’obiettivo è mostrare direttamente le dinamiche di lavoro all’interno di un contesto scolastico multietnico. Ma il problema non riguardo questo, bensì il messaggio che passerebbe, ovvero che non importa il luogo in cui ci si trova quanto la cultura.
La scuola Iqbal Masih si prepara ad affrontare il nuovo anno scolastico con l’energia e la passione di sempre, continuando a garantire un’istruzione di qualità in un contesto multiculturale. L’assessore Mirko Dichio ha ricordato le difficoltà affrontate dai bambini l’anno precedente, auspicando che quest’anno la scuola possa operare in un clima di maggiore tranquillità. E nessuno augura il contrario, ma l’Italia e il suo costume va rispettato.