Home CRONACA Caso Boccia-Sangiuliano: ma perché il ministro non si dimette?

Caso Boccia-Sangiuliano: ma perché il ministro non si dimette?

Maria Rosaria Boccia interviene per l’ennesima volta su Instagram nella notte a proposito della polemica sulla nomina a consigliere del ministro alla Cultura Sangiuliano per i Grandi eventi. 

Nomina da lei annunciata sui social il 26 agosto, smentita dallo staff del ministro e da cui è nato un caso politico. Boccia replica alle parole di Sangiuliano, che dopo un incontro con la premier Giorgia Meloni, ha diffuso una nota per prendere le distanze dalla 41enne. “Mai un euro del ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Maria Rosaria Boccia che, rispetto all’organizzazione del G7 Cultura, non ha mai avuto accesso a documenti di natura riservata”. Questo quanto sostiene il ministro.

Dichiarazioni smentite dalla donna, che ha invece detto di aver accompagnato il ministro in eventi istituzionali e anche nel sopralluogo per il G7.

Ma quello che sorge spontaneo chiedersi è altro: come mai, lei, caro ministro, non si dimette? Perché mettere in imbarazzo Giorgia Meloni che si è anche spesa pubblicamente in suo favore? Perché mettere la premier alle stretta e costringerla a prendere una decisione che, da sola, non vorrebbe prendere?

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