Ecco qui, l’ennesima storia di scandalo che tanto ci appassiona. Ma, diciamocelo: stiamo davvero perdendo tempo con una vicenda banale e scontata come questa!
Da un lato abbiamo Sangiuliano, il classico stereotipo dell’uomo italiano che, puntuale come un orologio, perde la testa per una donna e finisce per tradire la moglie.
Nulla di nuovo sotto il sole: lui, ben posizionato e rispettabile all’apparenza, cede al fascino della novità come se fosse la prima volta che accade nel mondo.
Dall’altra, la signorina Boccia. Anche qui nulla di sorprendente: la classica figura di donna ambiziosa che “per arrivare” si concede all’uomo potente e sposato. E poi? Beh, lo schema è sempre quello: una volta ottenuto il risultato, arriva la fase due, l’incastro, la trappola ben tesa. L’uomo, ormai avviluppato nella rete, si ritrova senza scampo.
Davvero pensiamo che ci sia qualcosa di nuovo o interessante in tutto questo?
È una storia già vista, già sentita, sempre uguale. Entrambi i protagonisti, con i loro comportamenti scontati, sono degni di una telenovela di seconda categoria. Lui, un cliché in carne e ossa, e lei, l’ennesima figura di donna pronta a tutto pur di fare carriera.
In conclusione: ci scandalizziamo, ne parliamo, ma forse dovremmo soltanto ignorare questa solita farsa. Il finale è già scritto e non ci regalerà colpi di scena.
Robby Giusti