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Medvedev dopo la sconfitta con Jannik riconosce il talento: “Torno a casa. Sinner mi rende migliore, merita tutto”

Medvedev - Fonte: Instagram - Dillingernews.it

Le parole in conferenza stampa del tennista russo dopo la sconfitta con Jannik agli US Open: “È uno dei più forti al mondo, è difficile giocarci contro”

“Mi piacerebbe dire di sì, ma di solito l’offseason dura circa due settimane. L’unica cosa che so è che in realtà è vero che di solito dopo la pre-season bene la stagione, perché è l’unico periodo dell’anno in cui hai delle settimane per prepararti, cosa che non succede mai durante l’anno.

Durante l’anno, il massimo che puoi avere è forse due settimane quando non ci sono le Olimpiadi, dopo Wimbledon. Eppure è un po’ diverso.

Lavoro sempre duro e ci sono sempre stati avversari duri da affrontare, ora ci sono Carlos e Jannik, prima Rafa, Roger e Novak.

Devi solo allenarti duramente, cercare di migliorare il tuo gioco per provare a batterli”.

La rivalità con Sinner


“Ultimamente è stata dura per me, ma allo stesso tempo, onestamente oggi, rispetto ad alcune partite che ho giocato con lui l’anno scorso quando ha iniziato a battermi, sentivo che stavo facendo le cose giuste.

Semplicemente non sono riuscito a eseguire bene i colpi. Entrambi usciamo da questa partita pensando, okay, ora vedo quello che fa. Beh, l’unica cosa è che io ho perso e lui ha vinto. Quindi si sentirà meglio. Mi piace questa rivalità, perchè ti spinge sempre a migliorare, e a volte perdo, altre a vinco. Cercherò di essere il migliore la prossima volta e questa è l’unica cosa che posso fare“.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.