Home CRONACA Sangiuliano: “In lacrime vi abbraccio tutti”

Sangiuliano: “In lacrime vi abbraccio tutti”

Gennaro Sangiuliano a Venezia con la moglie Federica Corsini - Fonte: Ipa - Dillingernews.it

Stando alla versione corrente sui media, Gennaro Sangiuliano si è risolto a rassegnare le dimissioni dopo che un’Ansa ha battuto nel primo pomeriggio di ieri l’annuncio di un’intervista di Maria Rosaria Boccia a In onda, su La7, che prometteva “nuove rivelazioni sul caso Sangiuliano”. Il ministro della Cultura più tardi dichiarerà: «Fra restare al governo e mia moglie, la mia famiglia e la serenità, ho scelto la seconda».

Con un sorriso ostinatamente stampato sulle labbra e ribattendo senza tradire emozioni punto su punti, dalle dimissioni fresche del ministro alla questione della sua nomina sfumata a consigliera per il G7 di Pompei, Boccia più tardi, in prima serata tv, si è mossa come un caterpillar. Qualora stesse mentendo su uno o più punti, siamo di fronte a un’attrice consumata. Spunta anche il suo ex marito, durissimo: «Non sono stupito e non invidio neanche il ministro perché quello che passerà non se lo può neanche immaginare». In seguito, uscendo da Palazzo Chigi dopo l’incontro decisivo con Giorgia Meloni, Sangiuliano scrive sulla chat del suo ex ministero: “In lacrime vi abbraccio tutti”.

Nella lettera scritta alla presidente del Consiglio, Sangiuliano accenna a una persecuzione: “Dopo aver a lungo meditato, in giornate dolorose e cariche di odio nei miei confronti da parte di un certo sistema politico mediatico, ho deciso di rassegnare in termini irrevocabili le mie dimissioni. Stiamo facendo grandi cose, e lo dico come comunità politica e umana alla quale mi sento di appartenere, fiero di aver messo fine alla vergogna tutta italiana dei musei e dei siti culturali chiusi durante i periodi di ferie, aver incrementato in appena un anno il numero dei visitatori dei musei (più 22 per cento) e gli incassi degli stessi (più 33 per cento)”. E aver organizzato “per la prima volta grandi mostre su autori e personaggi storici che la sinistra aveva ignorato per ragioni ideologiche”. 

“Sono consapevole”, prosegue l’ex ministro, “di aver toccato un nervo sensibile e di essermi attirato molte inimicizie, avendo scelto di rivedere il sistema dei contributi al cinema ricercando più efficienza e meno sprechi. Lavoro che non può essere macchiato e soprattutto fermato da questioni di gossip. Le Istituzioni sono un valore troppo alto e non devono sottostare alle ragioni dei singoli”.

Quindi lo sfogo: «Ho bisogno di tranquillità personale, di stare accanto a mia moglie che amo. E di avere le mani libere per agire in tutte le sedi legali contro chi mi ha procurato questo danno, a cominciare da un imminente esposto alla Procura della Repubblica, che intendo presentare». 

«È in gioco la mia onorabilità»

«Qui è in gioco la mia onorabilità e giudico importante poter agire per dimostrare la mia assoluta trasparenza e correttezza, senza coinvolgere il Governo. Mai un euro del ministero è stato speso per attività improprie. L’ho detto e lo dimostrerò in ogni sede. Non solo. Andrò fino in fondo per verificare se alla vicenda abbiano concorso interessi diversi e agirò contro chi ha pubblicato fake news in questi giorni».

Sangiuliano ringrazia sentitamente la premier: «Giorgia Meloni ha avuto delle bellissime parole nei miei confronti. Ha detto che resterà il buon lavoro fatto al ministero. E poi si è detta convinta che non mancheranno occasioni di riscatto». 

Maria Rosaria Boccia intervistata da Marianna Aprile e Luca Telese su La7 a “In onda” – Fonte: Ipa – Dillingernews.it

«Pressione indebita»

Il suo avvocato Silverio Sica dichiara: «La pubblicazione in sequenza di foto e altro materiale, avvenuto dopo il rigetto della nomina della Boccia, a noi sembra una forma di pressione indebita, saranno i pm a valutare».

Dal Forum di Cernobbio, Giorgia Meloni lo difende: «Voglio approfittare di questa occasione per ringraziare Gennaro Sangiuliano per il lavoro che ha fatto in questi due anni. Come sempre le cose che si costruiscono fanno molto meno rumore e notizia ma è stato importante il lavoro che ha fatto».

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