L’ex tennista scende in campo in difesa di Jannik Sinner, soprattutto per quanto riguarda il caso Clostebol, su sui la Wada ancora non ha fatto chiarezza: “Le chiacchiere ci saranno, perché poi dopo non finirà qui anche se me lo auguro. Adesso non gioca la Davis e qualcuno storcerà la bocca. Speriamo anche che la Wada non vada avanti. Ognuno poi si faccia la sua idea. A me sembra che rasenti la perfezione”.
E, proprio su quell’onda, ha attaccato Kyrgios “Non si può stare dietro a quello che dice. Ha fatto quella battuta oscena sulla seconda di servizio, e qualcuno giustamente gli ha risposto ‘allora la prima ha fallito’. Ma non si può scendere a questo livello, dai”.
Secondo Bortolucci “Sinner non è solo un concentrato di qualità tecniche: con il suo atteggiamento sempre misurato, le sue dichiarazioni mai fuori posto, la sua empatia verso gli altri, si è guadagnato una sorta di passaporto affettivo universale che lo fa apprezzare ad ogni latitudine. È il campione della gente, e in questo senso in lui si può rivedere un po’ di Roger Federer e del suo eccezionale charme in campo e fuori”.
A Fanpage, ha detto che “se questo fosse accaduto ad Alcaraz, noi in Italia cosa avremmo detto e scritto? Questo è il concetto: noi siamo italiani e difendiamo i nostri atleti e giocatori. All’estero fanno lo stesso, non mi sembra ci sia niente di strano. Però mi sembra di aver visto anche che dagli abbracci, da quello che dicono Fritz, Draper, Medvedev, non ci sia nessun problema”.