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Processo Open Arms, Meloni difende Salvini: “Ha fatto il suo lavoro”. Musk: “Giudice pazzo”. Schlein: “Premier inopportuna”

Matteo Salvini - Fonte: Instagram - Dillingernews.it

Solidarietà per il leader della Lega da parte della Premier e di Elon dopo la richiesta di sei anni di carcere da parte della procura di Palermo. L’opposizione gli va addosso

Il Pm ha chiesto sei anni di reclusione per Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per avere impedito, cinque anni fa, lo sbarco dalla Open Arms di 147 migranti a Lampedusa.

La richiesta della pena riguarda entrambi i reati che vengono contestati a Salvini che – come lui stesso ha dichiarato – rischiava fino a 15 anni di reclusione. “Il pos (place of safety, ndr) doveva essere rilasciato senza indugio e subito, il diniego è stato in spregio delle regole e non per proseguire in un disegno governativo”, ha detto la procuratrice aggiunta Marzia Sabella alla fine della requisitoria.

“Il diniego consapevole e volontario ha leso la libertà di ognuna delle 147 persone e non c’era ragione. In questo processo non ci sono state le persone offese, la maggior parte di loro è irreperibile, ma non perché siano clandestina o criminale. Leggeremo a uno a uno i nomi di queste persone per ricordarle”. La replica della difesa è prevista per il 18 ottobre.

L’attuale vicepremier, dopo la requisitoria dei pm, ha detto che “mai nessun governo e mai nessun ministro nella storia è stato messo sotto accusa e processato per aver difeso i confini del proprio Paese. L’articolo 52 della costituzione italiana recita che la difesa della patria è un sacro dovere del cittadino. Mi dichiaro colpevole di aver difeso l’Italia e gli italiani, mi dichiaro colpevole di aver mantenuto la parola data”.

Meloni: “Incredibile, solidarietà a Salvini”

“È incredibile che un Ministro della Repubblica Italiana rischi 6 anni di carcere per aver svolto il proprio lavoro difendendo i confini della Nazione, così come richiesto dal mandato ricevuto dai cittadini”, ha commentato la premier Giorgia Meloni su X: “Trasformare in un crimine il dovere di proteggere i confini italiani dall’immigrazione illegale è un precedente gravissimo. La mia totale solidarietà al Ministro Salvini”.

Anche l’altro vicepremier, Antonio Tajani, è intervenuto dicendo: “Ribadisco ciò che ho detto stamane: Matteo Salvini ha fatto il suo dovere di ministro dell’Interno per difendere la legalità. Chiedere 6 anni di carcere per questo motivo appare una scelta irragionevole e per giunta senza alcun fondamento giuridico”. Mentre l’attuale ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha espresso “piena e totale solidarietà al ministro Salvini. Il rischio a una condanna a sei anni di carcere, per aver fatto fino in fondo il suo dovere nel contrasto all’immigrazione irregolare, è una evidente e macroscopica stortura e un’ingiustizia per lui e per il nostro Paese”.

L’intervento di Elon Musk

Sul caso è intervenuto anche Elon Musk, che su X ha scritto: “Quel pazzo pubblico ministero dovrebbe essere lui quello che va in prigione per 6 anni, questo è pazzesco”.

A Musk ha replicato l’eurodeputato Sandro Gozi, segretario generale del Partito democratico europeo e membro della presidenza di Renew: “Elon Musk getta la maschera: non abbiamo a che fare con un uomo d’affari del settore digitale, automobilistico o aerospaziale, ma con un magnate che entra in politica e si candida a sostenere (o forse addirittura a guidare) l’estrema destra globale”.

Schlein: “Inopportuno l’intervento di Meloni su Salvini”

La segretaria del Pd Elly Schlein ha trovato “molto inopportuno l’intervento della presidente del Consiglio Giorgia Meloni” sulla richiesta di condanna di Matteo Salvini per la vicenda Open Arms. “Pensiamo che il potere esecutivo e quello giudiziario siano separati e autonomi. È un principio che si chiama separazioni dei poteri” ha detto a Umbertide.

“Quindi – ha sostenuto ancora Schlein – il rispetto istituzionale imporrebbe di non commentare processi aperti. Stupisce che mentre oggi ha trovato il tempo di commentare il processo Salvini, da ieri non abbia ancora proferito una parola sul patteggiamento di Giovanni Toti”.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.