Incredibile: è il secondo tentato assassinio in due mesi contro il candidato repubblicano alla Casa Bianca. Fino a ieri sera non capivamo se fosse stato o meno qualcosa di davvero rilevante. E, invece, un uomo è stato fermato dal Secret Service, che ha aperto il fuoco contro il sospettato, che attraverso una recinsione aveva puntato un fucile d’assalto contro il Trump.
Trump che stava giocando a golf nel suo club di West Palm Beach in Florida. L’attentatore è stato identificato come Ryan Ruth, 58 anni. Il tycoon si dice “ancora più determinato” nella corsa alla Casa Bianca. Non mi arrenderò mai”.
Le parole di Donald Trump
La campagna elettorale dell’ex presidente Usa aveva immediatamente fatto sapere che “Trump è al sicuro dopo gli spari nelle sue vicinanze”. Più tardi, anche Trump ha dichiarato in una nota: “Sono al sicuro e sto bene. Niente mi rallenterà. Ci sono stati colpi di arma da fuoco nelle mie vicinanze, ma prima che i rumors finiscano fuori controllo voglio che sentiate questo da me: sono al sicuro e sto bene. Niente mi rallenterà. Non mi arrenderò mai. Vi amerò sempre per sostenermi”. Ma chi è il soggetto che avrebbe sparato?
Trump era nel suo resort quando la sicurezza ha fermato un sospetto oltre la rete: Ryan Routh, 58 anni, viene dal North Carolina ma vive alle Hawaii. Aveva un’arma “tipo AK47” e una micro camera. Come ricostruito dall’agenzia Agi, aveva scritto l’ultimo post il 23 dicembre dell’anno scorso. L’uomo, che in passato è già stato arrestato 9 volte per reati minori, diceva di avere migliaia di soldati afghani desiderosi di arruolarsi nella polizia nazionale di Haiti e di farlo per pochi soldi. “Mille con il passaporto sono pronti a volare”. Il messaggio seguiva con un numero di telefono e una email per inviare aiuti all’Ucraina. Proprio l’Ucraina appare la sua ossessione. Routh aveva scritto di essere pronto a combattere in Ucraina e a dare la vita per gli ucraini.