La scorsa domenica all’alba una 42enne romana è stata abusata da uno straniero, poi catturato. Dopo giorni, e polemiche, la bonifica del tunnel in piazza della Croce Rossa. Finalmente
Le fotografie scattate prima della bonifica confermano il degrado e l’abbandono che aveva denunciato, prima tra tutti gli altri, residenti compresi, la vittima della violenza sessuale che si è consumata tra domenica e lunedì scorsi, 22 e 23 settembre. La donna, una 42enne romana, stava rincasando da una serata con le amiche.
Era diretta a Termini, dove avrebbe voluto prendere un bus, ma il suo stupratore – un senza fissa dimora di origini marocchine poi arrestato dalla polizia – l’ha fermata prima, braccandola dalle spalle e trascinandola laggiù, nel buio e nell’inferno di quel tunnel che solo oggi, sette giorni dopo, viene bonificato. Che schifo.
Uno schifo totale, sette giorni sono vergognosi
Oscurità, buio e immondizia, resti di vetri e coltelli, è ciò che ricorda e che ha raccontato di quella notte la donna, testimoniando così anche il grado di pericolosità degli oggetti che il suo aggressore si trovava a portata di mano nel caso di in cui lei avesse voluto tentare una fuga.
Pezzi taglianti di bottiglie, immondizia e molto altro si rivede nel resto nelle fotografie scattate prima della pulizia straordinaria, ordinata dalla polizia municipale ed effettuata oggi 29 settembre dalla municipalizzata capitolina Ama, che è intervenuta con vari mezzi e 14 operatori, tutti dotati di mascherina come precauzione sanitaria e pure per sopportare l’olezzo di quel luogo dimenticato da mesi. Una pulizia temporanea e che riguarda solo questo sottopasso, rispetto ai molti altri ancora nel degrado, e nell’attesa che vada in porto la proposta di delibera per riqualificare i tunnel con attività commerciali come librerie e cooperative del verde che si occupano di cultura e rigenerazione urbana, come ha proposto la maggioranza Pd in Campidoglio.