Non c’è pace per il povero Marco Pantani. Ricorrentemente spuntano nuove ipotesi sulla sua morte, uno stillicidio che non sembra avere fine. Ora ci sono nuove ipotesi derivate dall’indagine per associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alle scommesse clandestine avviata dalla Procura della Repubblica di Trento.
Uno dei due agenti, l’allora assistente capo della Polizia scientifica Maria Teresa Bisogni, rilevò nel dicembre del 2004 l’incoerenza della direttiva.
«in quanto sulla scena del fatto su cui si indaga per primi dovrebbero entrare gli operatori della scientifica opportunamente attrezzati con calzari, guanti e tute».
L’indagine della Procura di Trento, avviata lo scorso anno, segue anche gli esiti dell’inchiesta della commissione bicamerale, secondo cui bisognava indagare ancora sulle “anomalie” legate all’esclusione dal Giro d’Italia di 25 anni fa di Pantani.
La camorra
La pm Patrizia Foiera, in particolare, si sta concentrando su un possibile giro di scommesse illegali gestite dalla Camorra e sulle presunte alterazioni dei campioni ematici del ciclista durante i controlli anti doping del Giro d’Italia del 1999.
Proprio in Trentino, a Madonna di Campiglio, vennero infatti resi noti, il 5 giugno di 25 anni fa, i risultati sulla concentrazione di ematocrito nel sangue del campione, di circa due punti percentuali superiori a quanto previsto dal regolamento.
I testimoni
Pantani venne sospeso dall’ultima tappa di un Giro d’Italia che aveva fino a quel momento dominato e di cui era già dato per vincitore. Attualmente, gli inquirenti hanno sentito dieci testimoni, ma non ci sono indagati.
Nelle ultime ore la Procura trentina ha acquisito nuova documentazione relativa all’esclusione di Pantani dal Giro d’Italia del 1999 dalla Procura di Forlì.