Gianni Palagi, un ristoratore di Massarosa, ha sviluppato una teoria personale sul fenomeno dell’orgasmo femminile, che definisce “Life”. Secondo Palagi, questo tipo di risposta fisiologica, ovvero lo “squirting” ottenuto con la paziente stimolazione del punto G, non deve essere considerato una perversione, ma piuttosto un processo naturale che si collega alla maternità.
Palagi sottolinea che, pur non avendo un background accademico, ha consultato esperti per approfondire la sua teoria. La sua teoria suggerisce che questa risposta involontaria sia connessa a meccanismi naturali legati al anche al parto. Il ristoratore infatti propone che durante il parto, la stimolazione di aree specifiche del corpo femminile possa facilitare il processo e migliorare l’esperienza per non incorrere nell’utilizzo di altre tecniche come il parto cesareo e l’epidurale.
“Ovviamente non sono un accademico, visto che non possiedo titoli di studio in materia sanitaria, e non posso definirmi, come spesso accade in questi casi, come cultore della materia perchè potrebbe essere preso come uno scherzo, mentre le mie intenzioni sono serissime, afferma Palagi – Tutto nasce da una valutazione complessiva del giudizio, attribuito a chi ha orgasmi di tale natura. Questo comporta un apprezzamento decisamente negativo della donna e pesa molto in termini di accettazione sociale. Il mio impegno su questo tema deriva infatti dalla diretta conoscenza di un caso in cui una adolescente, che a causa dei pregiudizi sullo squirting, ha iniziato un percorso di cura psicologica e psichiatrica proprio dopo la scoperta di questo tipo di orgasmo”.
“Detto questo – continua Palagi – mi sono interessato alla questione, consultando medici e specialisti che mi hanno aiutato nel percorso, avvalorando la mia intuizione: lo squirting non è una perversione, ma un modo con il quale la natura asseconda e migliora la maternità. Tutto passa attraverso il punto G, chi conosce la collocazione biologica può arrivare alle mie conclusioni senza bisogno di tante spiegazioni ulteriori. La teoria parte dalla constatazione che lo squirting è un orgasmo involontario indotto dalla stimolazione interna del canale vaginale in corrispondenza dell’area del punto G. In natura questo processo è concepito per agevolare la nascita dei figli. Infatti, al momento del parto, la parte occipitale della nuca preme contro tale aerea portando a questo orgasmo involontario. La donna, in risposta, produce endorfine ed emette liquidi lubrificanti.
Il potere analgesico dello squirting durante il parto
Le endorfine rilasciate con lo squirting presentano un’azione analgesica favorente sia l’attenuazione del dolore percepito, sia il rilassamento delle pareti con ampliamento del canale vaginale. Allo stesso tempo i liquidi emessi in corrispondenza del punto G, ricadono sulla testa del bambino, avvolgendola, e creando tra testa e canale vaginale una pellicola lubrificante che facilita il passaggio del neonato lungo il canale vaginale – prosegue Palagi. – Inoltre, la pressione sul punto G da parte del bambino avanzante lungo il canale vaginale causa ripetuti squirting naturali con accorciamento degli intervalli, rendendo pressoché continuo il rilascio di enforfine e liquidi fino al termine del parto e quindi favorendo una rapida e meno dolorosa nascita del bambino.
Dati questi presupposti è possibile quindi affermare che lo squirting è l’epidurale naturale delle donne nel momento del parto. Le donne con frequenti orgasmi e forte tendenza a questa tecnica sono dotate di una speciale propensione al parto. Immagino le perplessità di chi sta leggendo queste parole, in quanto se è vero quello che dico, è la prima volta che questo argomento viene trattato perché la comunità scientifica non si è mai espressa in modo chiaro. Infatti, la mia teoria, potrebbe avere vantaggi non solo sull’aspetto psicologico sociale ma anche biologico – sanitario di questa scoperta. Credo infatti che la mia scoperta sia un beneficio per le future mamme”, ha concluso.
Palagi osserva che lo squirting produce sostanze chimiche che possono alleviare il dolore e facilitare il rilassamento, contribuendo così a una nascita più fluida. Inoltre, sostiene che le donne che sperimentano questa tecnica di piacere durante il rapporto non dovrebbero essere stigmatizzate, ma piuttosto celebrate per le loro predisposizioni naturali. ” Le donne che sanno squirtare sono dotate di un DNA perfetto”, ha commentato.
Gianni propone di integrare nelle preparazioni pre-parto sedute mirate a stimolare aree specifiche come il punto G, con l’obiettivo di rendere l’esperienza del parto più semplice e memorabile. Sostiene che tali pratiche possano contribuire a una corretta pulizia del corpo, evitare fastidi post-rapporto ed espellere i residui di liquido presenti.
Squirtare per prevenire infenzioni come la cistite
Gianni Palagi sostiene che questa pratica naturale dello squirting sia fondamentale per prevenire infezioni, come la cistite, e che vi sia un interesse da parte delle case farmaceutiche nel non promuovere queste soluzioni, in modo da continuare a vendere farmaci specifici. Sostiene che tali pratiche possano contribuire a una corretta pulizia del corpo, evitare fastidi post-rapporto ed espellere i residui di liquido presenti per evitare tali fastidi del mondo femminile.