Home CRONACA Vincenzo De Luca come Totò: “Mi ricandido a prescindere”

Vincenzo De Luca come Totò: “Mi ricandido a prescindere”

Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania - Fonte: Ipa - Dillingernews.it

Nessuno ferma Vincenzo De Luca, manna dal cielo per le imitazioni di Maurizio Crozza. L’inarrestabile presidente della Regione Campania se ne infischia anche del suo partito di riferimento, ovvero il Pd. Annuncia di ricandidarsi per la terza volta, ignaro o strafottente rispetto alla legge elettorale in vigore nel Paese.

I “no” alla sua intenzione non lo preoccupano: né quello della segreteria di Elly Schlein, tanto meno quelli dell’eurodeputato Sandro Ruotolo, del parlamentare Marco Sarracino e di Antonio Misiani, commissario regionale del Pd in Campania.

Il tono delle drastiche dichiarazioni di De Luca ha venature umoristiche, alla Totò: «Non so più come dirlo. Io vado avanti a prescindere, mi ricandido. Chi ci sta ci sta. Chi non ci sta non ci sta».

«L’importante è che ci stiate voi, perché se questo lavoro si ferma, la Campania precipita. Vado avanti a prescindere, anche se c’è sempre qualcuno che fa domande sulla base dell’imbecillità di qualche esponente del Pd.

Nessun cenno alle “fritture di pesce” di Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno, a lungo tra i più stretti collaboratori del governatore e ora sotto la lente della magistratura, che ha disposto il suo arresto.

Il problema del ricambio delle classi dirigenti

Sandro Ruotolo ha espresso i suoi forti dubbi al Fatto quotidiano: “Da quanto tempo De Luca è nelle istituzioni? C’è un problema di qualità del consenso. Se si costruisce con le fritture di pesce e le famose ambulanze, bisogna porre il problema del ricambio delle classi dirigenti”.

“Sono 9 anni che De Luca sta lì e abbiamo 50mila pazienti campani che vanno a curarsi altrove. Poi, certo, De Luca e Schlein collaborano contro l’autonomia differenziata, ma è una battaglia che è nel dna del partito”.

La conferenza stampa di Vincenzo De Luca – Fonte: Ipa – Dillingernews.it

Mai più capibastone

Il commissario regionale Misiani si ingegna a moderare: «Dobbiamo aprire una stagione nuova, partendo dal buon lavoro fatto in questi anni».

«Farlo tutti insieme è la strada maestra per rivincere le prossime elezioni regionali». Chiosa Elly Schlein: «Non vogliamo più vedere irregolarità sui tesseramenti, abbiamo dei mali da estirpare, non vogliamo più vedere capibastone e cacicchi vari».

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