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Manuel Mastrapasqua ucciso a Rozzano: l’agguato, il portafogli senza contanti e la coltellata al petto

L’ultima telecamera a riprenderlo è di pochi istanti prima della coltellata fatale. È a qualche centinaio di metri dal punto in cui sarà ritrovato agonizzante sull’asfalto.

Le immagini lo mostrano mentre cammina solo, correndo verso casa. Sono le 2.54 di venerdì e 4 minuti dopo sarà una pattuglia dei carabinieri che percorre la strada a Rozzano, a vederlo a terra. Morirà di lì a poco all’ospedale Humanitas per una ferita profonda, al costato destro. Un unico fendente che però arrivata al polmone e basta per farlo morire.

Manuel Mastrapasqua aveva 31 anni. Stava rientrando dopo aver finito di lavorare. Quasi tre ore prima, è un altro sistema di videosorveglianza, quello del supermercato in cui era impiegato come magazziniere, tredici chilometri più in là, all’incrocio tra via Farini e viale Stelvio, a Milano, a registrare un’altra sua traccia. È da poco passata la mezzanotte: Manuel, solo, smonta da quel turno notturno che gli era toccato giovedì. Il giorno dopo sarebbe stato di riposo.

Quando esce ha in mano un sacchetto della spesa, forse con alimenti da portare a casa o da mangiare durante il viaggio. Borsa che non sarà trovata. Addosso al 31enne c’erano invece il telefono, il portafogli (senza soldi), un ombrello. All’appello manca però un accessorio notato e «catturato» nei frame. Questi sono i pochi elementi certi, al momento, che fanno ipotizzare una rapina finita male, ma che non permettono di escludere nessuna ipotesi.

Le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo di Milano e della compagnia di Corsico, devono poi ancora ricostruire il tragitto fatto dal 31enne per rientrare a casa.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.