Non sarà né la prima né l’ultima volta che Luca Barbareschi si dimostra di carattere fumantino. Si presenta il nuovo programma di Rai2 Se mi lasci non vale, condotto dall’attore; un improvvido giornalista di Tvblog, Niccolò Fabbri, gli chiede lumi sul sospetto di forti analogie con Temptation Island. «Fa tutto da solo lei», si inalbera Barbareschi.
«Ha fatto la domanda rispondendo una cosa che non è vera, nessuno ha mai detto che è Temptation Island. E pretende una risposta sul perché non sarà come Temptation Island. Il monologo è interessante ma è molto comico, mi permetto di ricordarle che abbiamo fatto un programma diverso e lei continua a riportarlo su un suo presupposto».
«Consiglierei a Tvblog di firmare con nomi e cognomi i commenti, di Lupo 32 e di Enzo 44 non gliene frega niente a nessuno. Ti viene il sospetto che ci sia qualcuno che vuole dire delle cattiverie con un nome fasullo. Cominciamo a chiamarci con nome e cognome e assumiamoci le responsabilità, altrimenti è un gioco non pulito».
Lo difende Marcello Ciannamea, direttore Intrattenimento prime time: «Non c’entra assolutamente nulla con Temptation Island. Si posiziona su un genere editoriale diverso. L’obiettivo è quello di fare un docu-reality, un esperimento sociale, un luogo dove raccontiamo un percorso di sei coppie in cui tutti devono rispecchiarsi. Racconta storie di solitudini, di incomprensioni. Racconta storie che tutte noi possiamo incontrare nelle nostre storie di coppie».
«È un super programma: il regista ha fatto un lavoro visivamente stupendo», è la lode di Barbareschi. «Per me non stare in uno studio è stato difficile: abbiamo trovato una chiave alla Truman Show in cui io sto in una regia con decine di schermi».
Riflessioni leggere
«Intervengo sulle dinamiche di coppie. Faccio riflessioni serie, anche se io avrei voluto farle più leggere. Rivedendolo probabilmente era giusto così. Forse sarebbe interessante fare un programma sui gender. Esistono i gender giornalieri. Forse sarebbe interessante fare un programma del genere, con personaggi al limite della psicosi. A me piace fare un programma normale con coppie normali. Preferisco essere più ecumenico».
Su Se mi lasci non vale, in onda su Rai2 dal 21 ottobre per cinque puntate, le polemiche non si placano. L’ombra del plagio è sostenuta sottolineando le somiglianze con Temptation Island, dal promo con la voce fuori campo dell’attore, con immagini che evocano per montaggio, velocita e inquadrature il docureality prodotto dalla Fascino di Maria De Filippi.
«Partiamo da presupposti diversi»
Giovanni Anversa, vicedirettore Intrattenimento prime time, non ci sta: «Noi abbiamo pensato questo programma pensando di non farlo così. Era il nostro punto di riferimento da evitare. Partiamo da presupposti diversi, lì ci sono meccanismi scritti, costruiti». E Luca Barbareschi, attualmente concorrente di Ballando con le stelle, taglia corto: «Quel programma non l’ho mai visto».
In una nota sui social la redazione di Tvblog replica: “Oggi Luca Barbareschi ci ha accusato di non firmare i nostri articoli con nome e cognome. Ammesso che questo sia effettivamente necessario (e noi, per esempio, non siamo d’accordissimo) tutte le nostre recensioni e i nostri articoli di opinioni, da più di un lustro, sono firmati con nome e cognome. Siamo dispiaciuti perché evidentemente questa è la dimostrazione che Barbareschi, almeno negli ultimi anni, ci segue poco. È un peccato. Noi guarderemo il suo programma con il consueto interesse”.
