Tre figli e una vita ai margini da piccolo pregiudicato, Eros Di Ronza è morto davanti a un bar di viale Giovanni da Cermenate, alla periferia sud di Milano, per mano di due cittadini di origine cinese, un trentenne e un 48enne, nipote e marito della titolare del bar, che abitano nello stesso stabile del locale.
Sono stati svegliati dall’allarme e sono scesi per strada, con delle forbici in mano, per affrontare il ladro. Anzi i ladri. Di Ronza era infatti con un complice che faceva da ‘palo’, un 48enne pregiudicato anche lui, che è stato trovato nel pomeriggio dagli investigatori nella sua casa di via Tibaldi e denunciato per tentato furto. L’uomo era riuscito a divincolarsi dai due cinesi che erano scesi di casa ed era fuggito.
Non è andata così invece per il 37enne, che è stato colpito da una forbiciata al torace, la prima volta mentre ancora era sotto la serranda divelta. Poi è’ stato inseguito per alcuni metri e colpito almeno 20 volte con le forbici fino a stramazzare a terra, agonizzante. Quando sono arrivati i soccorsi del 118, chiamati dal più giovane dei due cinesi, per l’uomo non c’era più nulla da fare.
Accanto al corpo una striscia di sangue lunga alcuni metri e una risma di gratta e vinci insanguinati. Di Ronza è stato colpito anche quando era a terra, finito con le ultime forbiciate. E per questo non è stato possibile ipotizzare alcuna ipotesi di legittima difesa: quello del 37enne, stando alle prime indagini, è un omicidio volontario.