Domenica 27 ottobre su Rai3 riparte Report. In quarta, come anticipa Sigfrido Ranucci, con un servizio-scoop su un “nuovo caso Boccia”.
«Come modalità di operazione è un caso simile», precisa il giornalista. «Potrebbe essere al maschile. Riguarda sempre il ministero della Cultura, ma Sangiuliano non c’entra. Ci sono documenti e chat che farebbero ipotizzare responsabilità legate ad alte cariche di Fratelli d’Italia».
La Repubblica ha riportato indiscrezioni secondo cui il capo di gabinetto Francesco Gilioli, prima nomina del nuovo ministro della Cultura Alessandro Giuli, potrebbe essere stato rimosso per aver passato alcuni documenti riservati proprio a Report.
«A noi non risulta che ci abbia passato documenti», informa Ranucci. «Però da giornalista io chiedo ai miei, nel rapporto di fiducia, chi è la fonte e se uno di loro ha come fonte il capo di gabinetto e non lo rivela questo non lo so. Giuli ha detto che ha delle prove, non se riguardano i rapporti con Report. Se ce l’ha, le mostrasse. A noi al momento non risulta».
“Una seconda Cutro”
Il conduttore annuncia poi un’altra inchiesta su «una seconda Cutro, tenuta nascosta», con circa 65 morti (nel febbraio 2023, davanti alla cittadina, persero la vita in un naufragio 94 persone, tra cui 35 bambini, ndr).
«Qualcuno se ne è accorto e, per evitare l’effetto Cutro, li ha sparpagliati». I giornalisti del programma hanno contattato un uomo che racconta di aver soccorso i migranti, descrivendo «una scena orribile».
“Il silenzio elettorale non riguarda i giornalisti”
A Report si parlerà inoltre delle vicende giudiziarie in Liguria, proprio nel giorno delle elezioni regionali. «Tutti si riempiono la bocca col silenzio elettorale, ma questo non riguarda i giornalisti, riguarda i partiti. Ma io ho già la valigetta pronta per la commissione di Vigilanza Rai».
«Quest’anno partiremo molto tardi con Report», lamenta Ranucci. «Qualcuno ha deciso in Rai di dare tutto lo spazio del lunedì a Giletti e Giletti ha fatto spostare Iacona che è venuto davanti a noi e ci hanno spostato come un pacco postale. Io, comunque, lo vedo come un atto di stima per Report: dove lo metto lo metto, fa bene».