Si attendeva la reazione ufficiale di Beppe Grillo al defenestramento perpetrato da Giuseppe Conte. Il Garante spodestato la esprime in un video pubblicato sul suo blog beppegrillo.it. “Io non voglio fare casino. Da creatore del Movimento io rivendico il mio diritto all’estinzione del Movimento”.
“Vorrei dire due cose io”, esordisce Grillo, “perché dopo Bruno Vespa, anche Vespa si inserisce in questa liturgia terrificante di avvocati e notai, che già leggere un libro di Vespa è perversione, figurarsi essere messo dentro con un’intervista, siamo nel feticismo della comunicazione, quindi è tornare trent’anni indietro. Comunque, tutta questa cosa solo perché ho esercitato un mio piccolissimo diritto, di Garante, per capire questa assemblea straordinaria, assolutamente giusta, di democrazia dal basso, questa costituente… Quali potevano essere i crismi, cioè vedere un po’ cosa stava succedendo, quanta gente era stata falcidiata in agosto…”.
“Questo comitato anonimo non riusciva ad avere un dato. Ho insistito, ho fatto 4,5 domande, la risposta è stata data da un notaio nominato, non l’innominato, il nominato notaio è venuto fuori con un video, dicendo che io non conto nulla, perché l’Assemblea sarà quella, perché nello statuto la mia figura di garante non conta nulla, cioè lo statuto, che l’ha fatto il mago di Oz, e non l’ho fatto io! Se lo leggete, basta leggerlo, vedi i capitoli: il Presidente, Presidente, Presidente, Presidente, Presidente, Presidente, Presidente, Presidente, Presidente, Presidente, Presidente il garante, il Presidente”.
“Ecco, allora se vogliamo essere sobri e anche un po’ intelligenti, si capisce benissimo che c’è qualcosa che non quadra. E anche queste elezioni che stanno avvenendo in Liguria e in Emilia Romagna, ma i candidati che appoggiano questo movimento progressista di sinistra… Così, ma chi li ha votati? C’è stata una votazione dal basso? Questa sarebbe la democrazia dal basso? No, sono stati catapultati dall’alto, messi lì, i soliti giochi della vecchia politica”.
“Non c’è democrazia dal basso, è una bassa democrazia. Comunque, tutto per dirvi che io non voglio assolutamente fare casino o meno, io rivendico, da creatore del movimento, il mio diritto all’estinzione del movimento. Io quando vedo questa bandiera dei 5 Stelle, con davanti il mago di Oz, che parla di democrazia diretta, mi viene un buco nello stomaco”.
Il Mago di Oz
“Quindi, va benissimo, dobbiamo essere persone civili, lui si può fare il suo bel partito, si può fare il suo manifesto con la sua faccia bella, simpatica, sincera, con scritto, Oz e i suoi 22 mandati, può arrivare all’8%, e poi magari se va da Fassino e si fa fare una profezia può arrivare anche al 15%. Io darei anche una mano…”.
“Quindi io accampo questo diritto all’estinzione perché non c’è più, lo sappiamo tutti, il movimento non c’è più, è evaporato. Però, come tutte le evaporazioni anche il mare evapora. E poi magari questa evaporazione si trasforma in una tromba d’aria, in un ciclone. Qualcosa, non lo so. So solo che è compostabile, il movimento non è biodegradabile, è compostabile, contiene ancora l’humus. Gli zuccheri, le proteine ci sono ancora dentro, è molto moderno”.
Una politica stramorta
“Io sono vecchio, posso essere passato di moda, però dentro ci sono ancora delle idee meravigliose, di ripensare anche il mondo di come sarà il lavoro fra vent’anni, l’artigiano, il pescatore, l’agricoltore, cioè come saranno i mestieri, che tipo di produzione si dovrà fare?”.
“Che tipo di energia si dovrà produrre? Come produrla? C’è tutto un mondo da ripensare e noi invece ribadiamo questa politica ormai stramorta. Noi abbiamo candidati trapassati, tra il passato e il trapassato, quindi vi saluto e vi ringrazio”.