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La Russa “disgustato” dal presunto dossieraggio ai danni suoi e dei suoi figli

Il presidente del Senato Ignazio La Russa - Fonte: Ipa - DIllingernews.it

Al centro della vita politica di questi tempi il focus è il concetto di “dossieraggio”. Si indigna Ignazio La Russa (per alcuni soprannominato “La Rissa”), dicendosi «stupito e disgustato» nell’apprendere di essere stato tra i molti spiati dalla società di investigazioni Equalize di Milano.

Tuttavia, il presidente del Senato è titubante ad accusare il presidente di Fiera Milano Enrico Pazzali, ritenuto artefice dell’azione di intrufolamento nei suoi dati personali.

«Lo conosco da anni e l’ho sempre ritenuto una persona perbene. Vorrei poter considerarlo, fino a prova contraria, un amico di vecchia data. Attendo di avere altri elementi, quindi, prima di un giudizio definitivo assai diverso su di lui».

«È noto che i suoi attuali ruoli in Fiera non dipendano da FdI né tantomeno da me. Sono stupito più che allarmato, dalle notizie di una sua azione di dossieraggio nei miei riguardi».

«Sono infine disgustato dal fatto che ancora una volta i miei figli, Geronimo e Leonardo, debbano pagare la “colpa” di chiamarsi La Russa se risulterà confermato che anche loro sono stati spiati. Ora l’unica cosa che mi premerebbe sapere è chi possa aver commissionato il dossieraggio contro la mia famiglia».

Le intercettazioni

Nell’inchiesta del pm della Dda di Milano Francesco De Tommasi, emergono le intercettazioni del manager, presidente della Fondazione Fiera Milano, che chiede di effettuare la ricerca sul politico di Fratelli d’Italia a Samuele Calamucci, ai domiciliari, e al tecnico informatico Samuele Abbadessa, tra gli indagati.

È il 19 maggio del 2023. Pazzali è nell’ufficio della società in via Pattari. «Fammene un’altra, nel frattempo, Ignazio La Russa», avrebbe ordinato. «Del 53! No, ha settantacinque anni lui, ha… Vai giù… 18 luglio… Esatto”, dice cercando la giusta data di nascita per evitare omonimie.

Ignazio La Russa con il figlio Geronimo, la nuora Patrizia Silini e la nipotina – Fonte: Ipa – Dillingernews.it

Semaforo arancione

Alla richiesta aggiunge quella di un report sul primogenito del presidente del Senato, Geronimo, avvocato e presidente dell’Automobile club Milano. «E metti anche un altro se c’è… Come si chiama l’altro figlio? Geronimo… Lui è dell’80». Abbadessa inizia a cercare le informazioni insieme a Pazzali.

«Fammi vedere un po’. Allora c’abbiamo Ignazio La Russa, che continua a venire… Esce arancione». Il colore indica la situazione dei pregressi giudiziari del soggetto di cui si richiedono le informazioni nello Sdi, la banca dati interforze del ministero dell’Interno a cui il gruppo di hacker aveva accesso illegalmente.

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