“Nessuno Stato di diritto può tollerare una cosa del genere”, sono queste le parole di Giorgia Meloni sul dossieraggio.La presidente del Consiglio commenta le indagini rivelate negli ultimi mesi sui furti di banche dati sensibili nell’ultimo libro di Bruno Vespa.
Il riferimento non è ai recenti arresti chiesti e ottenuti dalla procura di Milano, ma ai precedenti accertamenti dei magistrati di Perugia e Bari:“Le inchieste dicono che il dossieraggio su di me è cominciato già alla fine del governo Draghi quando si capiva che sarei potuta andare al governo. Sulla vicenda dei dossieraggi mi aspetto che la magistratura vada fino in fondo, perché, nella migliore delle ipotesi, alla base di questo lavoro c’era un sistema di ricatto ed estorsione, ma nella peggiore siamo davanti al reato di eversione”.
Per Antonio Tajani si tratta di una “storia inaccettabile. Anche il loro uso è una vergogna finalizzata alla pubblicazione”. Poi parla il ministro della Giustizia Carlo Nordio che, al Corriere della Sera, sostiene che “non siamo al sicuro. Gli hacker sono più avanti. C’è un gap da colmare tra le capacità criminali, le nostre dotazioni tecnologiche e la normativa”.
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha dato mandato al capo della Polizia di acquisire dall’autorità giudiziaria gli atti di indagine utili per avviare verifiche “su ipotizzati accessi abusivi alle banche dati del ministero o sull’utilizzo illecito delle stesse”.