Dall’inchiesta della Dda di Milano sulla cosiddetta banda dei dossieraggi, trapela anche un dossier e intercettazioni illecite ai danni dell’atleta Marcell Jacobs. Sarebbero stati «commissionati» da Carmine Gallo, ex super poliziotto ai domiciliari, a due degli hacker con cui collaborava a «sua volta richiesti da un avvocato padovano allo stato in corso d’identificazione». La proposta dei due era inoculare un trojan sui telefoni.
La caccia alle informazioni comprendeva l’allenatore Paolo Camossi, il manager Marcello Magnani e il nutrizionista Giacomo Spazzini.
L’8 febbraio 2023 un ex carabiniere dei Ros con incarichi nel Sismi, Vincenzo De Marzio, avrebbe avuto un primo contatto con il Mossad. Lo accompagnano due uomini non identificati «che rappresenterebbero un’articolazione dell’intelligence dello stato di Israele».
Vogliono un monitoraggio degli attacchi di hacker russi e l’intercettazione dei movimenti bancari del Gruppo Wagner, per fermare il finanziamento degli oligarchi alla banda di Prigozhin. Barattando con informazioni sul traffico illecito di gas iraniano in Italia.
Nell’informativa dei carabinieri del Nucleo investigativo di Varese, intanto, si citano Giulio Cornelli e Nunzio Calamucci, con l’ipotesi che «discutano dell’implementazione del D.B., l’archivio interno del gruppo contenente anche le informazioni di polizia, coi dati di tutti i prefetti e i magistrati».
Magistrati ai raggi X
Il sistema è «in grado di rilevare i dati presenti in specifici file Excel e “pesca” i dati». Nell’intercettazione si troverebbero prove di ricerche su una serie di nomi di magistrati o ex, in particolare della Procura di Milano.
Per il pm della Dda milanese Francesco De Tommasi, «il principale punto di forza di questa organizzazione criminale è la rete relazionale di altissimo livello di cui beneficiano i due principali partecipi, Pazzali e Gallo, che intrattengono contatti e rapporti confidenziali con persone appartenenti ai più elevati ranghi delle istituzioni pubbliche».
Cultura dell’illegalità
«Persone, occorre osservare, estranee ai fatti e all’oscuro delle dinamiche criminose interne all’Equalize srl e “lontane anni luce” dalla cultura dell’illegalità che anima i componenti del sodalizio».
E arriva all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri, convocato il 30 ottobre, un decreto legge con misure urgenti in materia di ordinamento giudiziario, di personale di magistratura, di incarichi dirigenziali e di competenza investigativa sulla criminalità informatica.