Una volta il marchio Disney era l’antonomasia dell’immaginifico fiabesco, che ha cresciuto più generazioni prima coi cartoon vecchio stile, poi con quelli più tecnologicamente sofisticati. Adesso la strada imboccata pare anche quella delle storie vere di cronaca nera: dopo quella sull’omicidio di Sarah Scazzi, ambientata ad Avetrana e in uscita dopo aspre polemiche, è il turno di Amanda Knox e di Perugia.
In città sono iniziate le riprese di Blue Moon, la serie televisiva di Disney + sulla vita dell’ex studentessa di Seattle arrestata per l’omicidio di Meredith Kercher e poi assolta definitivamente.
La descrizione ufficiale spiega che la serie sarebbe «basata sulla storia vera di come la Knox è stata erroneamente condannata per l’omicidio di Meredith e descrive la sua odissea di sedici anni per liberarsi».
Il capoluogo umbro non ha accolto con entusiasmo l’inizio della lavorazione. Su un balcone del centro storico, è stato appeso un drappo con la scritta: «Rispetto per Meredith».
Vittoria Ferdinandi, sindaca di Perugia, ha precisato che non ci sono interessi economici alla base dell’autorizzazione. «Perugia mia, scusami. esordisce Ferdinandi: «Il tuo dolore non è e non sarà mai per me soltanto un effetto collaterale di una scelta politica, nel momento in cui si manifesta diventa il cuore del problema di fronte al quale non posso rimanere sorda come politica, né tantomeno come persona. Non c’è da difendere nessuna scelta politica, anzi, c’è bisogno di una politica che quando fa male sappia chiedere scusa. Voglio chiederti scusa nonostante io abbia scelto pensando di fare il meglio per te, per tutelarti».
“Città sbranata dal cannibalismo”
«Ho la stessa età che avrebbe avuto oggi Meredith, frequentavo gli stessi luoghi, gli stessi locali, la stessa Perugia piena di vita e di meraviglia di quegli anni. Ricordo il peso e il dolore di quella vita strappata via così violentemente, crimini che a noi donne ancor di più rimangono aggrappati sotto la pelle, perché a morire spesso siamo sempre noi. Ricordo poi la rabbia e l’impotenza di vedere la mia città sbranata dal cannibalismo mediatico, dal vouyerismo perverso del dolore».
«Gotham city, Sodoma e Gomorra la chiamavano, la mia città, il mio grande amore: la città dei libri, del jazz, dell’Università, dei giovani per le strade a tutte le ore del giorno e della notte. E come in ogni profezia che si autoavvera l’abbiamo vista trasformarsi nelle menzogne con cui l’avevano dipinta».
“Svuotata di bellezza e sogni”
«L’abbiamo vista svuotarsi di bellezza, di sogni, di cultura e l’abbiamo vista riempirsi di vuoto, di droga, di spettri che non le appartenevano. È lì che ho cominciato a fare politica».
In conclusione, la sindaca spiega che l’autorizzazione alle riprese nella città di Perugia è stata concessa per mantenere il controllo sulle scene girate: «Avremmo potuto non autorizzare le riprese di cinque scene a Perugia. che sarebbero state realizzate in qualsiasi altro borgo della nostra regione. Abbiamo ritenuto che farle girare qui sarebbe stato un elemento di maggiore garanzia e di controllo, così come abbiamo richiesto e faremo».