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Intervista a Camilla Mancini: “Io, vittima di bullismo. Ho odiato il mio cognome, si avvicinavano a me solo per mio padre”

La figlia dell’ex ct della Nazionale ha fatto uscire il suo primo romanzo. “Oggi sentirmi dire che sono diversa è il più bel complimento che mi possano fare”

Vittima di bullismo da bambina, oggi Camilla Mancini ha 27 anni ed è una giovane donna in rinascita. La figlia dell’ex ct della Nazionale italiana Roberto esordisce con il suo primo romanzo.

Circa un mese fa, in libreria è uscito “Sei una farfalla”, in cui la giovane racconta la sua storia, profondamente segnata dall’esperienza del bullismo, a causa di una malformazione al viso dovuta a un trauma da parto.

“Il libro – scrive lei in un post su Instagram – è stata la mia rinascita. Ho condiviso la mia esperienza non per pubblicità come qualcuno ha pensato, ma per tendere la mano a chi ancora soffre e dare forza a chi come me, ha vissuto lo stesso dolore. Il bullismo è una piaga sociale, lascia una cicatrice emotiva profondissima e ci sono ragazzi che ancora oggi si tolgono la vita per colpa dei bulli”. “Grazie a tutti per l’affetto che mi state dimostrando, è un dono che non mi aspettavo, che custodisco con gratitudine”, scrive ancora Camilla.

I problemi alla nascita

In un’intervista a Tv2000, Camilla ha raccontato ciò che ha vissuto e come quel dolore le sia stato di ispirazione nella scrittura del libro: “Un problema durante il parto, mi ha fatto nascere con una paresi facciale che mi ha causato asimmetria al viso, il lato destro ha un movimento ridotto rispetto al sinistro”. Nel corso del programma, Camilla ha ricevuto, a sorpresa, il videomessaggio del papà Roberto Mancini: “Volevo dirti che sono felice di avere una figlia come te, della tua intelligenza, e di come sei cresciuta, di quello che stai diventando. Stai vivendo questo momento della tua vita con entusiasmo e determinazione, qualità che non ti è mai mancata.

Ogni giorno credo sia un’opportunità di scoprire aspetti nuovi di te stessa e sappi che sono qua per sostenerti sempre in ogni passo della tua vita. Complimenti per il libro che hai scritto, è molto bello. Sono veramente orgoglioso di te”, ha detto commosso l’ex Ct alla figlia.
Grazie alla scrittura, oggi Camilla ha raggiunto una maggiore consapevolezza di sé, accettando la propria unicità: “Oggi sentirmi dire che sono diversa è il più bel complimento che mi possano fare”.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.